Digitalizzazione e sostenibilità nel nuovo TUE saranno i pilastri fondamentali della nuova normativa in materia edilizia. Il Testo Unico dell’Edilizia sarà sostituito dal Testo Unico delle Costruzioni, e il calendario del Governo prevede l’inizio dei lavori per l’esame del testo il prossimo 10 settembre: ecco tutte le novità e le modifiche.
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In un mondo che si evolve, che cambia esigenze e punti di vista, necessità e bisogni, un riferimento normativo obsoleto risulta non solo poco efficiente, ma anche e soprattutto dannoso. Questo vale in tutti gli ambiti della legislazione, e vale anche per l’edilizia. Il Testo Unico dell’Edilizia, che per anni ha rappresentato il principale riferimento normativo italiano in materia, ha svolto il suo lavoro, ma ha bisogno di andare in pensione. Da tempo si paventava la necessità di un aggiornamento, e grazie alla proposta di legge n. 2332/2025, nel prossimo futuro assisteremo al tanto atteso cambio della guardia.
A sostituire il TUE sarà il Testo Unico delle Costruzioni, che ha come obiettivi la semplificazione della normativa, l’introduzione del concetto di sostenibilità edilizia e la digitalizzazione dei procedimenti. Verranno abolite norme obsolete e saranno aggiornate quelle che necessità di un update, per creare un testo coerente con il mondo attuale e le esigenze abitative e costruttive del XXI secolo. I lavori di esame al testo partiranno, secondo il calendario del Governo, il prossimo 10 settembre.
Testo Unico delle Costruzioni
Il mese di settembre si apre con un calendario parecchio intenso a livello normativo. Una delle date che spiccano maggiormente è quella del 10 settembre, data X in cui inizieranno i lavori di esame del nuovo Testo Unico delle Costruzioni, l’erede ufficiale del Testo Unico dell’Edilizia, che lo sostituirà ufficialmente dopo l’approvazione. Il nuovo testo ha un compito molto importante: svecchiare una normativa statica e renderla attuale. Per farlo, il Governo mette in ballo tutto e punta a:
- riordinare la normativa vigente;
- semplificare le norme utilizzando un linguaggio più chiaro e uniforme, riducendo gli adempimenti burocratici e digitalizzando i procedimenti;
- introdurre il concetto di sostenibilità edilizia, attraverso i principi di consumo di suolo zero, efficienza energetica, resilienza sismica e ambientale;
- valorizzare il ruolo della progettazione come strumento per la qualità urbana, la rigenerazione del patrimonio esistente e il benessere sociale.
Digitalizzazione e sostenibilità nel nuovo TUE
Moltissimo spazio sarà dato, nel nuovo testo, alla digitalizzazione e alla sostenibilità edilizia, entrambi aspetti fondamentali della vita odierna ma che nel TUE compaiono se non per niente, sicuramente pochissimo. Lo scopo finale è quello di semplificare, snellire e valorizzare. Attraverso la digitalizzazione dei procedimenti edilizi, si intende ridurre al minimo i documenti necessari per le pratiche e, al tempo stesso, ridurre i tempi burocratici e semplificare la gestione delle pratiche, utilizzando uno sportello digitale unico. In questo modo i tecnici lavoreranno meglio e i cittadini otterranno prima e più agevolmente i permessi richiesti.
Anche i permessi stessi saranno ridimensionati, limitandoli a soli tre strumenti: il permesso a costruire, la SCIA e l’attività di edilizia libera). Inoltre, il Testo Unico delle Costruzioni ha il compito di introdurre il concetto di sostenibilità ambientale edilizia nella normativa italiana, compito sicuramente non facile ma quanto mai necessario.
In particolare, i punti chiave su cui si concentrerà il lavoro del Governo riguardano l’efficientamento energetico, sismico e idrico, il benessere acustico, l’inquinamento elettromagnetico, l’esposizione alle radiazioni ionizzanti, la gestione dei rifiuti derivanti dall’attività edilizia e la valutazione e la certificazione della sostenibilità ambientale delle costruzioni. Infine, un altro obiettivo riguarda il consumo di suolo zero.
Digitalizzazione e sostenibilità nel nuovo TUE: foto e immagini
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