Teleriscaldamento, via ai lavori per la rete che sfrutterà le acque reflue termali degli hotel. Il progetto e il cantiere


MONTEGROTTO TERME (PADOVA) – Teleriscaldamento, finalmente si parte. L’innovativo progetto per la realizzazione di una rete di distribuzione energetica alimentata dalle acque reflue termali degli stabilimenti alberghieri entra nella sua fase operativa.

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Il via

La prossima settimana verrà infatti aperto il primo cantiere di questa opera che l’amministrazione comunale sampietrina giudica strategica in un’ottica di rinnovamento ambientale e di risparmio. E che una volta ultimata metterà il comune euganeo allo stesso livello di altre città europee dove questa modalità di riscaldamento è già una realtà, come l’islandese Reykjavik.


I passaggi

I lavori inizieranno in via Plinia. Lunedì si procederà alla delimitazione della prima area di intervento. Le fasi successive interesseranno le vie Appia, Capitolina, parte di via Claudiana e via Roma. Ad aggiudicarsi i lavori, le imprese Zatti e Mpm. La loro conclusione è prevista per la metà del mese di marzo 2026. L’opera è finanziata per 4,3 milioni di euro con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e per 1,2 milioni con risorse proprie del Comune termale. La rete di teleriscaldamento si estenderà per la lunghezza di circa un chilometro e mezzo e sfrutterà le acque reflue degli stabilimenti termali locali. Il sistema, basato su pompe di calore che verranno installate in un fabbricato tecnico situato in via Liviana, fornirà acqua calda alla temperatura di 70 gradi centigradi, attraverso tubazioni sotterranee isolate.

I primi beneficiari

Inizialmente la rete potrà servire una dozzina di edifici pubblici, tra cui il municipio, l’ufficio tecnico, il micronido comunale, la scuola media Vivaldi, il patronato, l’asilo Santa Maria Assunta e la sede della sezione locale dell’Auser. Il progetto prevede anche l’installazione di impianti fotovoltaici in grado di garantire l’autoconsumo energetico del sistema. In una seconda fase del progetto si sta valutando la possibilità di consentire l’allaccio alla rete anche per gli edifici privati.

Il traffico

«L’amministrazione comunale è consapevole dell’impatto che un cantiere di questa portata avrà sul centro della città – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Duilio Fasolato – Per questo sono state studiate soluzioni operative che prevedono la realizzazione in contemporanea sia della centrale tecnica che della rete di distribuzione, ottimizzando i tempi e riducendo la durata complessiva dei lavori». Non sono comunque previste interruzioni o modifiche della circolazione stradale, fanno sapere gli uffici comunali, ma solamente l’eventuale istituzione di alcuni sensi unici di marcia, qualora si renda necessario per agevolare il lavoro degli operai impegnati negli interventi di scavo per la posa delle condutture. «Durante le fasi di operatività del cantiere – aggiunge il sindaco Riccardo Mortandello – saranno attivati una serie di canali informativi specifici per tenere costantemente aggiornati cittadini e operatori commerciali sull’evolversi dei lavori».

«Progetto innovativo»

«Stiamo trasformando le nostre risorse naturali termali in uno strumento concreto per la transizione energetica, creando un modello che altri comuni termali potranno replicare – sottolinea l’assessore alla transizione verde, Luca Fanton – Il progetto che verrà realizzato a Montegrotto Terme si propone come un caso di studio a livello nazionale per l’integrazione tra risorse geotermiche, tecnologie innovative e sostenibilità ambientale. La rete è progettata per essere ampliabile, con la predisposizione di un secondo fabbricato tecnico lungo lo scolo Rialto e la possibilità, che resta da valutare, di collegare ulteriori edifici privati e condomini».





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