Come trasformare i finanziamenti in sviluppo reale: la visione di Antonio Zanesco (Ars Digitalia) per il Mezzogiorno
L’accesso ai fondi europei e regionali è oggi una delle principali leve di sviluppo per imprese, enti locali e associazioni, soprattutto nel contesto del Mezzogiorno.
Secondo l’ingegnere Antonio Zanesco, titolare di Ars Digitalia, la sfida è duplice: «Non si tratta solo di ottenere finanziamenti, ma di trasformarli in progetti con un impatto reale e misurabile sul territorio. Per farlo è necessario un approccio metodologico, che va dalla pianificazione preliminare alla rendicontazione finale».
Zanesco evidenzia due criticità ricorrenti:
l’assenza di una pianificazione strategica, che porta a progetti frettolosi e poco incisivi
la scarsa visione di lungo periodo, che riduce il finanziamento a mero sostegno economico senza creare sviluppo strutturale.
L’attività di Ars Digitalia si fonda sull’accompagnamento integrale: analisi dei fabbisogni, costruzione del progetto, assistenza nella gestione e nella rendicontazione. «L’obiettivo – spiega l’ingegnere – è duplice: garantire la sostenibilità del progetto e massimizzare l’impatto sul territorio».
Le principali linee di opportunità per il Mezzogiorno sono: innovazione tecnologica e digitalizzazione dei processi, transizione ecologica ed energetica, coesione sociale e formazione del capitale umano.
«Intercettare i fondi – conclude Zanesco – significa investire sul futuro, trattenere i giovani, rafforzare la competitività delle imprese e valorizzare i territori. Non è solo una questione di risorse, ma di visione e capacità di progettare».
a cura dell’avvocato Lelio Mancino
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