L’amministrazione comunale dell’Aquila ha ufficializzato un progetto da 2,5 milioni di euro destinato a sostenere l’ecosistema delle imprese culturali e creative locali. Il piano, promosso nell’ambito del programma RESTART 2, collega l’impegno della città in vista del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026 con un gemellaggio strategico con Bourges, futura Capitale Europea della Cultura nel 2028.
L’Aquila punta sulla valorizzazione delle energie culturali e creative locali
Il progetto approvato dalla Giunta comunale dell’Aquila si concentra sulla creazione di un sistema articolato e integrato che metta assieme le diverse realtà culturali e creative presenti nel territorio. L’obiettivo è mettere in rete imprese, professionisti, istituzioni e infrastrutture impegnate nella produzione e diffusione di beni e servizi culturali. Questo rende più solida la struttura locale e facilita la collaborazione tra diversi attori.
Tra le azioni previste spicca la mappatura delle imprese culturali e creative già attive, che servirà a conoscere e monitorare il tessuto imprenditoriale. L’adozione di una piattaforma digitale consentirà una comunicazione più efficiente e l’accesso agevolato a risorse e opportunità. Si prevede inoltre l’istituzione di programmi di incubazione per startup, pensati per stimolare la nascita di nuove imprese. Il progetto mira pure a favorire l’internazionalizzazione con iniziative transfrontaliere, volte a inserire le realtà aquilane in circuiti più ampi e a creare collaborazioni fuori dai confini nazionali.
Il programma RESTART 2 sostiene l’intervento con un finanziamento di 2,5 milioni di euro, collocandolo nella Priorità E, dedicata a Ricerca e Innovazione tecnologica. Questa disponibilità economica consente di mettere in pratica interventi mirati per accrescere la capacità competitiva del settore culturale locale e migliorare le condizioni di lavoro di chi opera in questo campo.
Il gemellaggio con Bourges: un ponte culturale verso l’Europa
Un elemento centrale del progetto è la partnership con la città francese di Bourges, che nel 2028 sarà Capitale Europea della Cultura. Bourges e L’Aquila condividono molte caratteristiche, tra cui le dimensioni e il ruolo di centri di aree interne, che rendono questo gemellaggio un’occasione naturale di scambio e confronto.
Questa collaborazione non solo rafforza il percorso di L’Aquila, già designata Capitale Italiana della Cultura per il 2026, ma crea anche una rete di dialogo che punta alla cooperazione transnazionale basata sulla cultura e la creatività. Attraverso l’interscambio di esperienze culturali, progetti e iniziative comuni, le due città intendono costruire un modello di sviluppo condiviso per le industrie culturali e creative.
Il legame con Bourges offrirà lustro all’ecosistema aquilano, favorendo la partecipazione a eventi di respiro europeo e la creazione di nuove occasioni per artisti, imprese e istituzioni. Questo gemellaggio può rappresentare inoltre una piattaforma per attrarre investimenti e promuovere un’immagine di L’Aquila non solo come centro storico da ricostruire, ma come polo culturale vivo e ricco di potenzialità.
L’Aquila come laboratorio europeo di cultura e innovazione dopo il sisma
Attraverso questo progetto, L’Aquila conferma la sua volontà di diventare un punto di riferimento per le industrie culturali e creative in Europa. L’intervento si lega alla forte esigenza di rilanciare la città dopo il terremoto, con una prospettiva che unisce la ricostruzione fisica al recupero e allo sviluppo delle risorse culturali.
Il sindaco Pierluigi Biondi ha più volte sottolineato che il 2026, anno in cui la città sarà Capitale Italiana della Cultura, vedrà questo progetto prendere forma concreta tramite eventi nazionali e internazionali. Questi momenti saranno occasioni per mettere a confronto esperienze diverse e trasformare l’ecosistema culturale aquilano in un terreno fertile di scambi e collaborazioni.
L’amministrazione intende così creare nuove connessioni tra imprese e operatori, ampliando le possibilità di crescita e visibilità per tutto il territorio. Il mix tra volontà di ricostruzione, attenzione alle produzioni culturali e collegamenti europei induce L’Aquila a guardare al futuro con un approccio di sviluppo basato sulla creatività e sull’apertura verso collaborazioni internazionali.
L’obiettivo è disegnare una rete di relazioni durevoli, capace di rafforzare la vocazione culturale della città e di offrire spazi nuovi alle imprese e ai creativi, sostenendo allo stesso tempo la rinascita economica e sociale del comprensorio. L’investimento deliberato dalla Giunta sembra un passo in questa direzione e segna una scelta precisa verso una cultura viva, radicata nel territorio e proiettata in Europa.
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