«Tutte le forze progressiste hanno l’occasione di dare dal Mezzogiorno un forte segnale al governo», dice il leader M5S Giuseppe Conte che oggi pomeriggio sarà a Napoli per benedire la candidatura di Roberto Fico. E sull’eredità di De Luca da portare avanti aggiunge: «Con lui sono stato chiaro: non c’è nessuna volontà a non portare avanti progetti se sono nell’interesse dei cittadini campani. Ma sarà Roberto a valutare con le altre forze politiche».
Finalmente arriva l’ufficializzazione di Roberto Fico.
«Finalmente è arrivato il gran giorno in cui potremo festeggiare con la nostra comunità a Napoli la candidatura ufficiale di Roberto. Siamo stati molto rispettosi in tutto questo periodo anche delle sensibilità delle varie forze politiche ma è evidente che abbiamo ricevuto grandissimo consenso da parte dei partiti, delle forze sociali, dei singoli cittadini che hanno contribuito a rafforzare sempre più la candidatura di Fico. È il miglior interprete di questo progetto politico che offrirà ai campani una prospettiva di crescita economica e di sviluppo sociale per una terra che ha tante potenzialità ma anche delle criticità».
Quali sono i punti principali del programma per la corsa di palazzo Santa Lucia?
«Ovviamente al programma lavorerà Roberto ascoltando tutte le forze politiche coinvolte in questo progetto e anche quelle sociali perché parliamo di qualcosa di forte impronta collettiva e con l’obiettivo di garantire una migliore qualità della vita per i campani».
Sì, ma quali sono le priorità per l’M5s?
«Rafforzare la sanità pubblica nel momento in cui a livello nazionale viene definanziata e si punta tanto a privatizzare tutti i servizi. Il Covid ci ha trasmesso una lezione che non possiamo dimenticare: rafforzare la medicina di prossimità, decongestionando centri ospedalieri per poter offrire cure rapide e domiciliari. Dobbiamo rendere più competitive le imprese campane abbracciando l’innovazione. E infatti a Napoli il 27 settembre ci sarà Idia, un grande evento promosso da M5s sull’intelligenza artificiale. E ancora, dobbiamo rafforzare le politiche del lavoro: perché non è accettabile che i salari siano sempre più bassi addirittura sotto la soglia minima legale e non è neppure accettabile che non ci sia attenzione per le fasce povere della popolazione. Questo governo ha fatto la guerra ai poveri ma non è riuscito a promuovere una sola misura che producesse crescita economica. Quindi c’è un problema enorme di equità sociale da affrontare anche a livello regionale. E poi, sicuramente, la tutela dell’ambiente».
Verrà proposto anche una sorta di reddito di cittadinanza regionale?
«Le misure di dignità per i più fragili ci sono in tutto il mondo civile, il problema è migliorarne l’efficacia e rafforzare le politiche attive del lavoro che sono di competenza regionale. È questa la grande sfida che l’M5s raccoglie lì nelle regioni in cui siamo in coalizione, con l’obiettivo di contribuire a rafforzare incrocio tra domanda e offerta di lavoro con il potenziamento dei centri dell’impiego».
In questi giorni se ne è discusso molto: quante delle cose del programma di Vincenzo De Luca si porteranno avanti?
«Sarà compito di Roberto Fico insieme alle varie forze politiche valutare dettagliatamente i progetti ancora in corso di attuazione o quelli solo programmati e definirne la qualità in questo nuovo quadro politico. È quel che ho detto al governatore uscente De Luca in modo chiaro e trasparente: non c’è nessun interesse di fronte a progetti utili per la comunità campana a non portarli avanti e non realizzarli solo per piantare una bandierina. L’interesse dei cittadini campani viene prima di tutto».
Con candidati presidente dell’M5s in Campania e Calabria e poi Puglia in coalizione , si può immaginare che dal Sud parta una risposta forte al governo?
«Confido si possa realizzare un progetto federato di politiche regionali tra Campania Calabria e Puglia, con aggiunta della Sardegna in modo da fare sistema in tutto il Meridione e rilanciarne lo sviluppo secondo un approccio organico. Sono reduce dal lancio della candidatura di Tridico in Calabria e tra le varie visite mi ha colpito quella ad una azienda in provincia di Cosenza che impiega 300 giovani laureati nel settore delle tecnologie digitali, i quali dalla Calabria dialogano quotidianamente con colleghi in giro per il mondo per elaborare però servizi digitali venduti in tutto il mondo. Questo è l’obiettivo che dobbiamo proporre, specie qui nella realtà campana che è ancora più ricca di aziende innovative che richiedono dalla politica semplicemente di creare le condizioni per un maggiore sviluppo. Sarà importante creare sinergia tra politiche pubbliche, realtà aziendali e centri di ricerca universitari che in Campania sono di grande eccellenza creando anche poli tecnologici».
Come vede il centrodestra che è senza candidati in ben 4 regioni?
«Si è sempre abituati a contestare divisioni in area progressista ma in realtà il centrodestra sta dimostrando dopo tre anni di governo che ha prodotto un peggioramento delle condizioni per famiglie e imprese, adesso i nodi stanno venendo al pettine e gli scontri tra forze di maggioranza sono all’ordine del giorno specie dove hanno difficoltà a convergere su candidati comuni».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link