«Ci sono le condizioni perché i nostri rating si consolidino e si rafforzino». Anche l’ex premier Enrico Letta è a favore di una promozione dell’Italia, tema sollevato da MF-Milano Finanza. «Gli altri Paesi stanno facendo peggio di noi, quindi significa che l’Italia può ambire ad avere una situazione più solida» (qui il video dell’intervista a Class Cnbc).
Letta ha affrontato poi il tema della difesa. «L’alternativa all’Europa è che ogni Paese si protegga da solo. L’Europa quindi è necessaria perché è una difesa per tutti noi. Passi avanti sull’integrazione europea nei grandi tre settori energia, mercati finanziari e telecomunicazioni ci daranno maggiori opportunità e ci renderanno meno dipendenti dagli Stati Uniti. Siamo una colonia di Wall Street perché siamo frammentati. Abbiamo bisogno di capire che dobbiamo essere integrati e indipendenti».
L’ex premier è autore del report sul mercato unico. «La questione chiave è l’integrazione dei mercati finanziari», ha aggiunto sul tema Letta. «Se non integriamo i mercati finanziari, saremo frammentati in 27 e succederà che i nostri capitali continueranno ad andare negli Stati Uniti e a rafforzare il mercato finanziario statunitense e le imprese americane».
Ore 15:00. Fitto: sui dazi miglior accordo possibile
«Il tema è che alle condizioni date mi sembra che l’Europa abbia ottenuto un accordo che sicuramente tra i migliori in assoluto rispetto alle altre realtà che hanno trattato con gli Usa sul tema dei dazi». Il vicepresidente esecutivo della Commissione, Raffaele Fitto, ha difeso l’accordo con gli Usa sulle tariffe. «Se la domanda è avreste preferito non avere dazi, la risposta è chiara. Ora si prosegua sulla strada che deve portare a migliorare l’accordo sempre di più».
A Cernobbio il commissario per la Politica Regionale ha parlato anche dei fondi europei. «Nei prossimi giorni spero si concluda l’iter approvativo della revisione di medio termine della politica di coesione dell’attuale budget 2021-2027, poi arriveremo a dire qualcosa sul 2028-2034. Il mondo è cambiato: da qui la necessità di una revisione di medio termine. Settimana prossima la Commissione inizierà un confronto con gli Stati su cinque nuove priorità, che sono la difesa, la competitività, l’energia, l’acqua e la casa».
Ore 13:00. Gros-Pietro (Intesa Sanpaolo): il rating dell’Italia non rispecchia l’effettiva solidità finanziaria del Paese
«Sono più che d’accordo che non basti la tripla BBB come giudizio sul rating sull’Italia. Anche perché questo rating da tempo non rispecchia l’effettiva solidità finanziaria dell’Italia, ma soprattutto è palesemente in ritardo rispetto a quanto valutano i mercati». Ai microfoni di Class Cnbc il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, è intervenuto sulla possibilità di un rialzo del rating italiano, tema sollevato da Milano Finanza.
«Lo spread in diminuzione significa che i mercati non credono più che il valore e la solidità del debito pubblico italiano sia distante da quella di altri Paesi europei» (qui l’intervista integrale).
Ore 12:00. Gli esiti del televoto sull’innovazione
Sono arrivati gli esiti del televoto del Forum Teha di Cernobbio, a cui hanno partecipato oltre 200 manager e imprenditori. Più della metà (53,7%) ritiene che l’Europa possa competere con Usa e Cina nell’innovazione solo nei settori di nicchia. Un terzo (33,3%) invece lo esclude mentre una minoranza (13%) giudica positiva la posizione dell’Ue.
Per la maggior parte degli intervistati, inoltre, i principali ostacoli all’adozione delle tecnologie digitali emergenti sono l’accesso al capitale (37,3%) e le regolamentazioni (31,4%). Tra le barriere anche il gap di competenze (23,5%). Solo il 7,8% parla infine di difficoltà nell’accettazione sociale degli strumenti digitali.
L’ex commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, è tornato ancora sulla trattativa con gli Usa sui dazi. «Non ci siamo giocati bene le carte come avremmo potuto. Io lo capisco, c’è un collegamento tra la geostrategia e l’economia. Capisco che questa sia una cosa che a Bruxelles comprendono bene, però non abbiamo giocato bene questa partita perché in parallelo avevamo la crisi in Ucraina. Quindi tutti gli sforzi da parte dei leader europei erano per cercare di tenere Trump vicino a noi sul tema ucraino. Accettare questi accordi era necessario».
Gentiloni è intervenuto anche sul momento di grazia dell’Italia sui mercati. «Credo che sia evidente che la scelta di prudenza, responsabilità sui conti pubblici abbia pagato e questo lo si vede sul riavvicinamento degli spread. Non credo però che questo debba essere un motivo di particolari festeggiamenti, perché è un fatto certamente positivo, ma al tempo stesso vediamo la crescita che rallenta e il rischio di una stagnazione, di un’Italia che tende a somigliare più alla fase della Germania che non a quello che succede in altri paesi europei. Quindi bene la stabilità e la sfida della crescita».
«Siamo consapevoli che le ambizioni espansionistiche della Russia vanno oltre l’Ucraina. Oggi l’Europa conserva ogni vantaggio su Mosca in termini di peso economico, tecnologia e popolazione. La priorità è sfruttare questi vantaggi ricostruendo le capacità difensive dell’Ue e sviluppando la nostra industria della difesa». Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, al Forum Ambrosetti.
«Il mio messaggio è molto chiaro. L’Ue sta adottando misure coraggiose e necessarie per rafforzare le nostre capacità difensive. Tutti gli Stati membri hanno un ruolo da svolgere in questo sforzo. È fondamentale investire di più, meglio e insieme per massimizzare le economie di scala e l’impatto di ulteriori investimenti nella difesa. Questa è l’azione più essenziale che possiamo intraprendere per garantire la nostra prosperità a lungo termine e proteggere il nostro stile di vita. E, soprattutto, un’Europa in grado di provvedere alla propria sicurezza è un’Europa in grado di agire con maggiore influenza, credibilità e autonomia sulla scena mondiale».
Il commissario ha proposto poi di «accelerare i lavori per liberare il vero potenziale del mercato unico, ancora poco sviluppato, abbattendo le barriere esistenti». L’altro tema è quello dei mercati dei capitali europei: «Dobbiamo fare di più per integrarli e canalizzare meglio i risparmi delle nostre famiglie, stimati in 10 mila miliardi, in investimenti produttivi che garantiranno la nostra prosperità futura».
«L’Europa è, al tempo stesso, necessità e responsabilità». A dirlo è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo videomessaggio al Forum di Cernobbio. «Le forze imprenditoriali e quelle sociali, il mondo della cultura e la società civile europea devono avvertire la necessità e la responsabilità di sentirsi partecipi e costruttori, non spettatori inermi e intimoriti». Il Capo dello Stato si è concentrato quindi sul ruolo del Vecchio Continente, spronandolo a fornire un contributo sempre maggiore in un momento storico caratterizzato da grandi tensioni commerciali e geopolitiche.
«Il mondo ha bisogno dell’Europa. Per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo», ha dichiarato Mattarella. «Per regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali – quasi nuove Compagnie delle Indie – che si arrogano l’assunzione di poteri che si pretende che Stati e Organizzazioni internazionali non abbiano a esercitare. L’incrocio tra le ambizioni di quelle, e l’impulso di dominio, di impronta neo-imperialista, che si manifesta da parte dei governi di alcuni Paesi, rischia di essere letale per il futuro dell’umanità».
Infine il presidente della Repubblica ha chiesto maggiore unità all’Ue. «L’Unione si è affermata come un’area di pace e di cooperazione capace di proiettare i suoi valori oltre i suoi confini, determinando stabilità, benessere, crescita, fiducia. Non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale. Al contrario, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace. Oggi più che mai le forze dell’economia e del lavoro sono consapevoli che la leva europea è decisiva. C’è bisogno di istituzioni europee più forti, di volontà di governi capaci di non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili. L’Europa, con i suoi traguardi di civiltà, è il testimone che possiamo, e dobbiamo, trasmettere alle nuove generazioni».
Ore 9:00 Al via la seconda giornata del Forum di Cernobbio
Seconda giornata al Forum Teha di Cernobbio, dedicato al tema dei dazi, finiti al centro del dibattito economico mondiale da quando Donald Trump è tornato alla Casa Bianca. L’evento in riva al lago di Como è iniziato ieri, venerdì 5 settembre, con l’intervento di Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha parlato delle garanzie di sicurezza chieste a Ue e Usa per mettere fine al conflitto con la Russia.
A Cernobbio è arrivata anche una nutrita delegazione dagli Stati Uniti, compresi alcuni esponenti vicini alla Casa Bianca. Sempre ieri è intervenuto il ceo di BlackRock, Larry Fink, che ha posto l’accento sul possibile aumento dell’inflazione americana per colpa delle tariffe. Anche oggi, 6 settembre, parteciperanno diverse personalità come il commissario all’Economia, Valdis Dombrovskis, e l’ex premier Enrico Letta. (riproduzione riservata)
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