Il Distretto della sedia guarda oltre il Triangolo: tra montagna, turismo e innovazione


Il Distretto della sedia allarga i suoi confini: non più solo il tradizionale Triangolo ma una nuova geografia produttiva che unisce Manzano, Brugnera e la montagna in un’ottica capace di trainare il legno-arredo made in Fvg. È uno dei messaggi emersi ieri nel convegno “Valorizzare il territorio con la cultura della sedia” nell’Innovation platform del Cluster Legno arredo casa Fvg, moderato da Sabrina Tonutti e organizzato dal Comune all’interno del “Settembre a Manzano”.

Mattinata aperta dal sindaco Piero Furlani, ma se è bello ricordare il passato, come detto dall’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bini (in videocollegamento), bisogna anche studiare novità per l’oggi: «I bandi per l’internazionalizzazione delle imprese hanno funzionato benissimo».

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Edi Snaidero, presidente del Cluster, ha tracciato la mappa: «Il triangolo oggi include realtà come Brugnera, specializzata nel mobile, e la montagna, con Tolmezzo e Pontebba, dove sono attive piattaforme innovative su tecnologia e sostenibilità. A Udine partirà un corso all’istituto Marinoni per formare tecnici commerciali specializzati».

La rete va oltre alla sola industria, guardando al turismo. E in questa direzione si inserisce il progetto anticipato dall’assessore Annamaria Chiappo: «Vogliamo portare acquirenti internazionali non solo a vedere i prodotti, ma a vivere l’intera filiera, dalla materia prima al design, coinvolgendo cantine, ristoranti e strutture ricettive». L’obiettivo è trasformare Manzano in una meta del turismo industriale, con itinerari che uniscano visite in azienda, degustazioni e scoperta del territorio: una proposta articolata sarà presentata alla Regione, puntando a un sostegno anche economico.

Manzano punta sul Business Tourism per rilanciare il distretto della sedia

Fondamentale, in questo percorso, è il lavoro sulla memoria. Fabien Marques, artista e ricercatore dell’Università di Udine, sta digitalizzando gli archivi in mano al Comune – tra cui i fondi Gezzino e Promosedia – con un focus sulle donne: «Spesso il loro contributo è stato invisibile – ha sottolineato –. Con video, foto e documenti vogliamo restituire voce a quelle persone e, grazie all’Intelligenza artificiale, possiamo produrre pure dei podcast». Nel pomeriggio, è stata allestita una postazione di raccolta di testimonianze aperta a tutti.

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L’Università di Udine con Fabian Marquez al lavoro sulla digitalizzazione degli archivi Casin e PromoSedia

A proposito di talenti, Nicla Indrigo (presidente Fvg dell’Associazione per il disegno industriale), ha ripercorso la storia del Compasso d’oro, premiato che ha visto protagoniste molte aziende locali. Gabriella Cruciatti della Soprintendenza archivistica ha ricordato che «l’archivio è un sistema di relazioni vivo». Vitalità rilevata anche da Tonutti, con l’esempio della Vetrina dell’ingegno nella Torre di Santa Maria a Udine. La vicesindaca Silvia Parmiani ha invece presentato le progettualità sul Centro di divulgazione della sedia, ora in costruzione. E in una nota, il consigliere regionale Pd Massimiliano Pozzo ha commentato che bisogna coinvolgere «primi fra tutti, gli imprenditori e le imprenditrici della zona e puntando sui giovani per pensare il futuro».

Nicla Endrigo, Adi Fvg: “La sedia resta il prodotto più complesso e versatile del mondo dell’arredo”



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