Hp in cassa integrazione. “Solo la Zes non basta”


Ascoli Piceno, 7 settembre 2025 – La crisi della Hp Composites di Ascoli è ormai esplosa, con 540 lavoratori e le loro famiglie che vivono giorni di forte incertezza. L’annuncio della Cassa Integrazione Straordinaria per dodici mesi e il rischio esubero per 100 dipendenti hanno segnato un punto di svolta drammatico, alimentando la preoccupazione per l’intero tessuto economico e sociale del Piceno.

Francesco Ameli, candidato del Partito Democratico alle prossime regionali, avverte che non bastano più parole e annunci: “È imprescindibile che la vertenza assuma da subito una dimensione regionale, coinvolgendo Comune, Regione e Governo. La filiera istituzionale, più volte evocata, va finalmente attivata e non usata come propaganda, come avvenuto con la Zes presentata alla vigilia delle elezioni”. Il confronto con l’Abruzzo, dove la Zona Economica Speciale è già operativa, secondo Ameli dimostra la necessità di una politica industriale capace di dare strumenti concreti alle imprese. “La Zes da sola non basta, serve inserirla in una strategia di sviluppo che rilanci davvero il Piceno. La priorità – aggiunge – è riaprire un tavolo di confronto territoriale che difenda il polo del carbonio, patrimonio di competenze e professionalità che non possiamo disperdere”.

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Sulla stessa linea i gruppi consiliari di opposizione del Comune di Ascoli, che esprimono “massima vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie”, sottolineando come questa crisi fosse annunciata da tempo. I sindacati avevano già segnalato il calo delle commesse automotive, ma le istituzioni non hanno saputo costruire strumenti per innovazione e diversificazione. Per i consiglieri di opposizione, “le passerelle istituzionali dello scorso anno – con le visite di Acquaroli, Fioravanti, Castelli e Albano in azienda – si rivelano oggi meri momenti di propaganda senza esiti concreti”. Inoltre, viene chiesta trasparenza sui rapporti tra politica e vertici aziendali, ricordando la candidatura dell’ex direttore generale in una lista a sostegno del sindaco Fioravanti. “La città rischia un’emergenza sociale e il Piceno non può affrontarla da solo. Comune, Regione e Governo devono attivarsi senza fini propagandistici, aprendo un tavolo territoriale permanente e definendo un piano industriale reale, che usi strumenti come la Zes in una visione strategica complessiva. Non possiamo permetterci un’altra ex Beko”.



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