“Per quanto riguarda Intelligenza artificiale, abbiamo contribuito a realizzare il regolamento europeo, realizzato una legge nazionale, aperta la fondazione per l’intelligenza artificiale per l’industria a Torino, realizzato una rete di fondazioni che riguarda tutta l’innovazione, sempre a Torino, la CIPS a Pavia sulla software, abbiamo rinforzato il CINECA sul calcolo quantistico a Bologna, l’istituto tecnico di Genova, una rete di fondazioni messe in rete, normate, armonizzate per lavorare insieme sullo sviluppo dell’innovazione”.
Così Adolfo Urso, ministro Mimit, in occasione del Forum di Cernobbio.
“Durante il G7 abbiamo lanciato il grande progetto dell’IAB che abbiamo inaugurato due mesi fa a Roma. In pochi mesi Roma è diventato il centro dei programmi per l’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite rivolte all’Africa.
Sono già partiti i primi due grandi progetti a cui stanno partecipando gli Stati africani, parliamo del lavoro fatto in poche settimane, con la partecipazione dei multinazionali che finanziano alcuni di questi progetti.
Roma sta diventando l’hub per l’intelligenza artificiale dell’Africa, per aiutare le start-up africane in sintonia con le potenzialità di investimento delle multinazionali occidentali.
Le più grandi multinazionali occidentali partecipano all’hub, con la Commissione europea, con le Nazioni Unite attraverso i programmi per l’intelligenza artificiale e con il nostro ministero.
Roma si candida ad essere la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per tutti i programmi digitali. Se prima era la sede per i programmi alimentari e dell’agricoltura, per la sopravvivenza dell’Africa, ora diventa sede per il futuro con noi dell’Africa.
Ci siamo candidati con un progetto davvero importante, con un progetto a fronte dei 77 progetti presentati da altri Paesi europei, affinché l’Italia abbia una delle cinque sedi europee delle giga factories sull’intelligenza artificiale.
Il bando è in corso. Ci sono Paesi che hanno presentato dieci progetti. La frammentazione appartiene agli altri. Oggi noi procediamo con regia e coesione. Un unico grande progetto che vede insieme le principali aziende, da Eni a Leonardo e quant’altro ancora,
Questo vale anche per gli altri due aspetti importanti dell’innovazione ad essi collegati. Per i calcolatori, noi abbiamo tre dei più grandi supercalcolatori al mondo, quello dell’Eni sull’energia a Pavia, quello di Leonardo sulla sicurezza a Genova e poi il Cineca a Bologna. Siamo il Paese che ha i più veloci supercalcolatori in Europa. E’ un Paese che ha anche sulla meccanica quantistica delle università molto avanzate. Quindi pensiamo di diventare il Paese del quantum in Europa. Ed è per questo che abbiamo fatto anche il piano nazionale su quantum”.
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