data di pagamento, aumenti e come fare domanda


L’indennità di disoccupazione Naspi di settembre 2025 sarà pagata entro la prima metà del mese, secondo le ultime comunicazioni dell’Inps. 

I beneficiari già in regola con il sussidio riceveranno il pagamento puntualmente, mentre chi ha fatto domanda da poco o ha ottenuto l’approvazione recentemente potrebbe dover affrontare qualche ritardo.

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In questo articolo, vediamo tutte le informazioni utili su tempi e modalità di erogazione della Naspi a settembre 2025.

Quando pagano la Naspi a settembre 2025

Tra tutti i pagamenti Inps del mese di settembre 2025, l’accredito della Naspi e della Dis-Coll è previsto entro il 15/16 del mese, come indicato dalle ultime disposizioni dell’Inps.

La decorrenza del sussidio varia in base al momento in cui viene presentata la domanda: se la richiesta viene inviata entro 8 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, il beneficio decorre dall’ottavo giorno successivo alla fine del rapporto; in caso di domanda inoltrata oltre questo termine, la decorrenza partirà dal giorno successivo alla presentazione della richiesta.

Per lavoratori in condizioni particolari, quali maternità, malattia o infortunio sul lavoro, la Naspi decorre dall’ottavo giorno successivo al termine della specifica situazione, a patto che la domanda venga presentata entro gli 8 giorni previsti; in caso contrario, si applica la decorrenza dal giorno successivo all’invio della domanda.

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È importante ricordare che la domanda deve essere presentata entro 68 giorni dalla data di cessazione dell’attività lavorativa, pena la decadenza dal diritto al sussidio. Dopo la presentazione, i tempi per l’erogazione possono arrivare fino a 30 giorni.

Aumento Naspi 2025 e nuovi requisiti per l’accesso

Con la Legge di Bilancio 2025, l’indennità Naspi è stata incrementata dello 0,8%, portando l’importo massimo mensile da 1.550,42 euro nel 2024 a 1.562,82 euro nel 2025.

Contestualmente, sono stati aggiornati i requisiti per richiedere il sussidio: possono accedere alla Naspi coloro che si trovano in stato di disoccupazione involontaria, compresi i licenziamenti disciplinari e quelli derivanti da accordi conciliativi, e che abbiano versato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti.

Naspi e dimissioni volontarie: le novità

Anche i lavoratori che hanno presentato dimissioni volontarie possono accedere alla Naspi se, entro 12 mesi, sono stati assunti da un altro datore di lavoro e successivamente licenziati.

Sono inoltre tutelate le dimissioni per giusta causa, quelle avvenute durante il periodo protetto di maternità (dal 300° giorno antecedente la data presunta del parto fino al compimento del primo anno di vita del bambino), le risoluzioni consensuali tramite conciliazione presso la direzione territoriale del lavoro e i casi di rifiuto del trasferimento da parte del lavoratore.

Come richiedere la Naspi

La domanda per la Naspi può essere inoltrata attraverso diverse modalità:

  • Direttamente online sul portale Inps;
  • Telefonicamente contattando il call center Inps;
  • Rivolgendosi a patronati e CAF abilitati.

Calcolo della Naspi: importo e riduzioni progressive

L’indennità mensile corrisponde al 75% della retribuzione media degli ultimi quattro anni. A partire dal sesto mese di percezione, l’importo subisce una riduzione progressiva del 3% mensile, che slitta però all’ottavo mese per i beneficiari di età superiore ai 55 anni.

Questo aggiornamento sulla Naspi settembre 2025 offre una panoramica completa sulle scadenze, i requisiti e le modalità di accesso, indispensabile per tutti i lavoratori che intendono usufruire di questo importante strumento di tutela in caso di disoccupazione.

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Naspi settembre 2025: le informazioni essenziali

  • Il pagamento della Naspi di settembre 2025 è previsto entro la prima metà del mese, con accrediti entro il 16 settembre per chi è già beneficiario; chi ha appena fatto domanda potrebbe invece subire ritardi;
  • L’importo massimo della Naspi è aumentato dello 0,8% rispetto al 2024, mentre i requisiti per accedere al sussidio includono anche alcune condizioni legate alle dimissioni volontarie e ai licenziamenti;
  • La domanda può essere presentata online, telefonicamente o tramite patronati, e l’indennità viene calcolata sul 75% della retribuzione media con riduzioni progressive dal sesto mese di fruizione.



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