“Il crescente utilizzo della tecnologia nella filiera auto profila una domanda di lavoro delle imprese di autoriparazione cesenate caratterizzata da una maggiore diffusione di competenze digitali”. Lo afferma Luca Biondi presidente di Confartigianato Autoriparazione Cesena. “Inoltre, le imprese del settore – prosegue – confermano una domanda di lavoratori con una spiccata vocazione alla sostenibilità ambientale”. L’analisi è a cura dall’Osservatorio Mpi Confartigianato Emilia-Romagna in collaborazione con le Confartigianato territoriali fra cui il Cesenate.
L’analisi mostra che nel 2024 le imprese ricercano meccanici artigianali e riparatori di automobili a cui nel 52,9% dei casi sono richieste competenze di applicare tecnologie digitali ed al 72,6% viene richiesta la capacità di gestire prodotti e tecnologie green. “Per il 17,9% delle entrate vi è una elevata richiesta di capacità di applicare tecnologie digitali (necessità di livello medio-alto e alto) – afferma Biondi – per innovare e automatizzare i processi, come l’uso di intelligenza artificiale. Inoltre, le imprese del settore confermano una spiccata vocazione alla sostenibilità ambientale”.
“La filiera auto si conferma un sistema a forte radicamento artigiano, centrale per l’occupazione e la competitività, ma chiamato ad affrontare sfide decisive legate all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità e alla capacità di attrarre nuove professionalità e a mobilità più green – prosegue -. La filiera auto conta imprese, di cui il 97,9% operanti nei servizi e commercio e il 2,1% nella produzione. L’artigianato rappresenta un pilastro fondamentale con imprese concentrate soprattutto nella manutenzione e riparazione di veicoli, dove la quota artigiana raggiunge il 75%”.
“Quasi il 70% lavora infatti in mpi con meno di 50 addetti. La dinamica occupazionale di lungo periodo mostra come l’autoriparazione sia il comparto più vitale, con un incremento del 5,7% degli addetti – conclude -. Quanto all’andamento dei prezzi e del fatturato del comparto: dopo la fiammata inflazionistica del 2022-2023, i prezzi di manutenzione dei veicoli nei primi sette mesi del 2025 crescono del 2,8% a fronte della media europea del +4,3%”.
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