TRIESTE – Il Veneto accelera sulla transizione digitale della logistica con un modello di governance condiviso e punta a risorse nazionali a sostegno delle imprese del settore.
La vicepresidente della Regione e assessore ai Trasporti, Elisa De Berti, ha presentato a Verona gli esiti del progetto regionale sulla digitalizzazione della catena logistica, sviluppato insieme a imprese e associazioni di categoria. L’iniziativa ha coinvolto Confindustria Veneto, Confartigianato Imprese Veneto, Confcommercio Veneto, Cna Veneto e Cav, con l’obiettivo di integrare strumenti e strategie per una gestione più efficiente delle infrastrutture e dei trasporti.
Nel corso del convegno a Veronafiere, De Berti ha ricordato come il modello veneto si affianchi a una misura nazionale di grande impatto: il bando LogIN Business del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che mette a disposizione 157 milioni di euro per la transizione digitale delle imprese di trasporto merci e logistica, con scadenza il 17 settembre.
La vicepresidente ha sottolineato i passi già compiuti a livello regionale: dal Piano dei Trasporti del 2020 al Patto per lo Sviluppo del Sistema Logistico Veneto del 2022, fino agli Stati Generali della Logistica del Nord Est e alla partecipazione al Transport Logistic di Monaco di Baviera, dove il Veneto si è presentato come sistema integrato a livello europeo.
La regione si colloca all’incrocio di tre corridoi TEN-T e può contare su quattro nodi core – porto e aeroporto di Venezia, interporti di Padova e Verona – e cinque nodi comprehensive, tra cui gli aeroporti di Verona e Treviso e il porto di Chioggia. Una rete di 1.850 chilometri ferroviari, 620 di autostrade, 10.000 di strade e 500 di vie navigabili interne conferma la vocazione intermodale del territorio.
Il quadro economico vede un PIL da 200 miliardi di euro, un export da 80 miliardi e un sistema logistico che muove 1,65 milioni di Teu all’anno, con 12.000 aziende e 100.000 addetti. Gli aeroporti veneti gestiscono oltre 18 milioni di passeggeri e il porto 600.000 viaggiatori, mentre 27.000 treni transitano ogni anno nei nodi regionali. Numeri che, ha ribadito De Berti, confermano il Veneto come snodo strategico della mobilità europea, pronto a rafforzare competitività e innovazione della propria logistica.
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