Variante di Tirano, i lavori entrano nella fase finale. «Pronta prima delle olimpiadi»


Oggi l’Amministratore Delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, ha effettuato un sopralluogo tecnico presso l’area di cantiere della nuova variante

Entrano nella fase finale i lavori per la variante di Tirano, lungo la strada statale 38 dello Stelvio. Obiettivo, aprire al traffico prima dell’inizio delle Olimpiadi Milano-Cortina. Oggi l’Amministratore Delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, ha effettuato un sopralluogo tecnico presso il cantiere per verificare lo stato di avanzamento dei lavori.

All’incontro hanno partecipato lo Chief Operating Officer Eutimio Mucilli, il Direttore Investimenti Antonio Scalamandrè, il Responsabile Struttura Territoriale Lombardia Matteo Castiglioni, il Responsabile Area Nuove Opere Lombardia Giancarlo Luongo, insieme ai dirigenti e tecnici dell’impresa, con il coordinamento del Commissario Straordinario Ing. Nicola Prisco.

Il tracciato si estende per circa 6,6 km, partendo dall’intersezione con la rotatoria di Villa di Tirano fino alla rotatoria terminale di Campone, attraversando i comuni di Bianzone, Villa di Tirano e Tirano, in provincia di Sondrio. Nel dettaglio, le opere d’arte principali sono costituire da una galleria artificiale “il Dosso 1” lungo l’asse principale, una galleria naturale “il Dosso” lungo l’asse principale, un ponte a tre campate sul fiume Adda lungo l’asse principale, in località Stazzona, e un ponte a due campate sul fiume Adda lungo l’asse secondario, in località Tirano. Inoltre, sono previste quattro rotatorie di Villa di Tirano, Stazzona, Tirano e Campone, quattro sottopassi al tracciato principale e tre sottovia al tracciato principale per ricucire la viabilità locale.

«Il nostro obiettivo è rendere la variante fruibile dagli utenti entro l’inizio dei Giochi Olimpici – spiega l’AD di Anas, Claudio Andrea Gemme -. Oggi abbiamo esaminato punto per punto con l’impresa lo stato delle lavorazioni. Quest’opera, che ha richiesto un investimento complessivo di 254 milioni di euro, rimarrà nel futuro per soddisfare le necessità di mobilità della Valtellina, migliorando gli standard della viabilità di questo territorio».

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