Stellantis, nuovo tavolo alla Regione Lazio


Si è svolta ieri una riunione di grande rilevanza per il futuro della filiera dell’automotive, settore strategico per l’economia nazionale e in particolare per i distretti industriali del Lazio. Al centro dell’incontro – che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria, imprenditori e sindacati – le azioni e le strategie necessarie per sostenere e rilanciare un comparto che sta affrontando una fase di profonda trasformazione. L’appuntamento si è tenuto presso la sede regionale di Roma, in un clima costruttivo ma al tempo stesso carico di preoccupazioni. Gli operatori hanno ribadito che l’automotive sta vivendo una transizione epocale, dettata dall’elettrificazione, dalla digitalizzazione dei processi produttivi e dalle nuove normative europee sulle emissioni. Sfide che richiedono investimenti, formazione e una visione di lungo periodo per non disperdere il know-how accumulato in decenni di attività. Durante i lavori, sono stati presentati i dati più aggiornati sul settore: in Italia la filiera dell’automotive conta oltre 5.500 imprese e circa 270.000 addetti, generando un indotto fondamentale per il Pil. Tuttavia, il rallentamento delle vendite e l’aumento dei costi di produzione hanno messo a rischio numerose realtà, in particolare le piccole e medie imprese che rappresentano l’ossatura del comparto. Tra le proposte emerse nel corso della riunione, l’attivazione di incentivi mirati per favorire la riconversione delle linee produttive verso l’elettrico, l’istituzione di fondi per la ricerca e sviluppo e programmi di formazione per riqualificare i lavoratori, con particolare attenzione alle competenze legate alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale applicata ai veicoli. È stato inoltre discusso un piano di sostegno alle esportazioni, per rafforzare la presenza delle aziende italiane sui mercati internazionali. Non sono mancati momenti di confronto serrato, soprattutto sulla necessità di un coordinamento più efficace tra Stato, Regioni e mondo produttivo. «Se vogliamo che l’Italia resti competitiva, dobbiamo agire subito – ha sottolineato uno dei rappresentanti di categoria –. La transizione ecologica non deve diventare una condanna per le imprese, ma un’opportunità di crescita e innovazione». Al termine della riunione, è stato concordato un tavolo permanente di monitoraggio, che si riunirà con cadenza mensile per valutare i progressi e intervenire tempestivamente in caso di criticità. L’obiettivo è chiaro: rilanciare l’automotive, sostenere l’occupazione e trasformare il settore in un laboratorio di eccellenza capace di affrontare le sfide globali.



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