la Provincia lancia i contributi. Da 5mila a 48mila euro per finanziare allarmi, blindate, videocamere e impianti contro i ladri


Un aiuto concreto alle imprese dei settori commercio e ristorazione in Trentino per l’acquisto e adeguamento di impianti di sicurezza e sistemi antintrusione. È la nuova misura di incentivazione prevista dalla Provincia autonoma di Trento, a completamento dei bonus nazionali, che ha l’obiettivo di fornire maggiori tutele agli operatori economici esposti al rischio di furti, illeciti e danni alle proprie attività.

 

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Le risorse sono state stanziate con la recente legge di assestamento promossa dalla Giunta provinciale.
“Le attività commerciali e i pubblici esercizi – così il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli – rappresentano un settore vitale dell’economia trentina, ma anche un presidio sociale strategico per le nostre comunità, nelle città come nelle valli. Imprenditori e operatori devono poter operare in sicurezza, potendo contare anche su maggiori garanzie per gli investimenti fatti. In quest’ottica, la Provincia autonoma di Trento ha messo in campo un intervento concreto a sostegno delle imprese, che si aggiunge e completa quanto già previsto a livello nazionale. È una risposta, nei fatti, alle preoccupazioni reali degli operatori economici e un contributo all’impegno condiviso delle istituzioni per garantire legalità e sviluppo. Un impegno che vede in prima fila le forze dell’ordine, come dimostrato recentemente nell’operazione in Vallagarina che ha portato all’arresto dei componenti della cosiddetta ‘banda dell’ariete’, prima che potessero nuovamente colpire”.

 

Con la recente legge di assestamento di bilancio sono state quindi garantite le risorse per incentivare l’acquisizione e adeguamento di impianti di sicurezza e sistemi antintrusione da parte delle imprese dei settori commercio e ristorazione, a complemento dei bonus nazionali.

 

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Nello specifico, l’incentivo è rivolto a micro e piccole imprese con codici ATECO appartenenti ai settori del commercio (al dettaglio e ambulante), della ristorazione, ma anche ad attività come servizi fotografici, scuole guida, corsi sportivi, agenzie di viaggio, attività ricreative e altri servizi alla persona. Gli investimenti ammissibili vanno da un minimo di 5.000 euro fino a un massimo di 48.000 euro per unità immobiliare e comprendono sistemi d’allarme, anche con fumogeni e nebbiogeni, videocamere e apparecchi rilevatori, porte blindate, grate, cancelli, recinzioni e serrature, vetri antisfondamento e altri dispositivi di protezione.

 

Il sostegno può coprire fino al 96% della spesa sostenuta, sommando l’incentivo provinciale (60%) con il credito d’imposta nazionale (36%).

Riguardo alle modalità di accesso, le imprese che si sono già dotate o si dotano di questi sistemi a partire dal primo agosto 2025 potranno richiedere il contributo entro 18 mesi dal pagamento tramite la domanda annuale di aiuto “Crescita Trentino 2026”, secondo la disciplina “de minimis”.





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