Fondo per il sostegno alla transizione industriale III edizione | Tax and Legal Solutions


A cura del Team Tax Incentives & Grants  

Dal 17 settembre 2025 sarà possibile presentare domanda per il terzo sportello della misura Fondo per il sostegno alla transizione industriale, in attuazione dell’investimento M2C2 – 5.1, sottoinvestimento 1 del Pnrr.

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La dotazione finanziaria ammonta a 134.018.568,13 milioni di euro, somma residua non utilizzata nella precedente edizione del bando. Tale importo potrà essere eventualmente incrementato con ulteriori risorse, anche di provenienza comunitaria.

Con riferimento alle risorse stanziate:

  • il 50% è riservato alle imprese energivore, inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA e relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167;
  • il 40% è destinato a progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L’iniziativa è finalizzata all’adeguamento dei sistemi produttivi aziendali alle politiche dell’UE per la lotta ai cambiamenti climatici, attraverso contributi a fondo perduto fino al 75% e si rivolge alle imprese di tutte le dimensioni che alla data di presentazione della domanda presentano programmi di investimento relativi a una sola unità produttiva, nella quale deve essere svolta un’attività rientrante nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2025.

I programmi di investimenti devono mirare, in via esclusiva, al miglioramento dei processi aziendali in termini di tutela ambientale e devono perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:

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  • maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento finalizzato a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
  • uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nell’unità produttiva oggetto dell’intervento.

La riconducibilità del progetto alle predette finalità dovrà essere attestata da una relazione tecnica economica, nella forma di perizia asseverata, redatta da un tecnico abilitato.

Inoltre, è bene precisare che – ai fini della loro ammissibilità – i programmi d’investimento non dovranno comportare un aumento della capacità produttiva dell’unità produttiva oggetto di intervento, fatti salvi aumenti contenuti di capacità derivanti da esigenze tecniche e non superiori al 20% rispetto alla condizione precedente.

I progetti – di importo compreso tra i 3 milioni di euro ed i 20 milioni di euro – dovranno essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo e ultimati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro tale termine dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto dei programmi di sviluppo agevolato.

Tra le spese ammissibili rientrano quelle strettamente necessarie a soddisfare gli obiettivi ambientali, ossia:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10% dell’investimento  complessivo;
  • opere murarie   e   assimilate, nel limite del 40% dell’investimento complessivo;
  • impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica e necessari per perseguire gli obiettivi ambientali;
  • programmi  informatici,   brevetti,   licenze,   know-how   e conoscenze tecniche non brevettate concernenti  nuove  tecnologie  di prodotti e processi produttivi.

I programmi d’investimento ammissibili possono essere eventualmente accompagnati da progetti di formazione del personale, nel limite del 10% dell’investimento complessivo.

L’agevolazione prevista consiste nell’erogazione di un contributo a fondo perduto, la cui percentuale varia a seconda della tipologia di intervento, della dimensione di impresa e della localizzazione dell’intervento, arrivando fino ad un massimo del 75% delle spese ammissibili.

Lo sportello agevolativo opererà attraverso una procedura valutativa a graduatoria, atta a determinare l’ordine di ammissione alle valutazioni istruttorie delle domande presentate. Il termine finale per la presentazione delle domande è fissato per il prossimo 10 dicembre 2025.

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