Andrea Santori va al contrattacco e ribatte alle accuse mosse contro la Svem: “Su di noi solo fango per la campagna elettorale”. È la risposta del presidente all’indomani dell’esposto in Procura presentato da Alessia Morani. Nel mirino dell’esponente Pd, un milione e 400mila euro di presunte consulenze fantasma e un fiume di denari pubblici assegnati ogni anno dalla Regione alla società in house che assiste la stessa Regione Marche nella gestione dei fondi europei. Santori non ci sta e passa al contrattacco: “Solo fango: 1,4 milioni di consulenze? Non esistono come tutte le altre bugie”. Il tono è secco, quasi irritato. “È falso che la Regione versi 5 milioni di euro all’anno alla Svem – puntualizza Santori –. Nel 2024 la Svem ha ricevuto dalla Regione su fatture emesse nell’anno 1.858.910 euro, su 3.033.681 euro di lavoro svolto e contabilizzato”. Risorse che, sostiene, hanno permesso di evadere 1.007 pratiche, consentendo alle imprese marchigiane di ricevere 241,7 milioni di contributi.
Una mole di lavoro che, sempre secondo la presidenza, rappresenta un salto del 710 per cento rispetto all’ultimo anno della precedente legislatura. Quanto alla questione delle consulenze, Santori liquida tutto come una caricatura utile solo a fare campagna contro la Regione. “È falso che la Svem abbia speso 1,4 milioni di consulenze – dice –. Non ci risultano esistere in bilancio spese ‘giuridiche’. Con riguardo alle spese legali, non hanno importi nemmeno lontanamente assimilabili a quelli contestati e sono tutte perfettamente documentate e regolari, così come tutte le singole consulenze che si sono rese necessarie per la normale operatività, tra cui le attività di rendicontazione svolte da 68 giovani commercialisti marchigiani”. Il presidente insiste sul fatto che la Svem non trasferisce fondi, ma garantisce che arrivino alle imprese nei tempi giusti: “Se la Svem non svolgesse bene il suo lavoro, le risorse alle imprese non arriverebbero oppure arriverebbero tardi”.
E qui si rivendica il nuovo corso intrapreso sotto il suo management: apertura all’Europa, contatti con le istituzioni comunitarie, un cambio di passo che, a detta di Santori, ha già portato risultati tangibili. Non mancano i dati a sostegno della sua tesi. “Oggi le Marche sono al primo posto nella classifica nazionale per il sistema dei pagamenti del Fondo Sociale Europeo Plus – rivendica – e sono al terzo posto a livello nazionale per lo stato di attuazione dei Programmi Regionali 2021-2027 Fesr, dati, questi, forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il 30 aprile 2025”.
Risultati che la società si attribuisce come frutto di un lavoro tecnico, non politico. Svem insiste nel ribadire la propria natura di “società tecnica”, distinta dalle funzioni politiche. Ma intanto la polemica è tutta politica. “Nonostante ciò, o forse proprio per questo – aggiunge Santori –, nell’attuale campagna elettorale la Svem in quanto società in house della Regione Marche è diventata il bersaglio di ingiuste e fallaci critiche e di speculazioni tese a metterla in cattiva luce”.
Antonella Marchionni
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