Come stai? Una domanda semplice, ma rara, soprattutto nei luoghi di lavoro. Eppure oggi le imprese cominciano a capire che il benessere dei dipendenti, soprattutto psicologico, non è un lusso ma una necessità. Da questa consapevolezza è nata “Io Ok”, una piattaforma ideata da una psicoterapeuta e consulente che ha colto la svolta culturale in atto: il benessere mentale diventa parte integrante del welfare aziendale.
Il funzionamento è semplice: aziende e professionisti acquistano voucher che i lavoratori – e i loro familiari – possono spendere in sedute con psicologi presenti sul territorio. Sono già un migliaio i professionisti che aderiscono al progetto in tutta Italia. L’accesso è anonimo, immediato e senza burocrazia, a differenza di molti bonus pubblici. Per il dipendente, significa trovare ascolto e sostegno con un click. Per le imprese, anche le più piccole, non più un costo ma un investimento: il welfare diventa cura della persona.
I numeri dicono che il bisogno è reale: in Veneto 70mila persone sono seguite dai dipartimenti di salute mentale, mentre le richieste di aiuto psicologico sono cresciute del 30% negli ultimi cinque anni.
Abbiamo intervistato Anna Giorgia Carollo, psicoterapeuta e ideatrice servizio “Io Ok”; Daniele Stocco, imprenditore e sviluppatore di “Io Ok”; Mirko Casteller, psicoterapeuta e presidente Comitato tecnico Veneto Welfare
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