Strategie e finanziamenti per dare una spinta all’economia e combattere lo spopolamento: il bilancio del Gruppo di azione locale


Il Gruppo di azione locale arriva in fondo alla prima parte di un progetto ambizioso: costruire una rete solida che rafforzi il territorio nelle sue particolarità, senza dimenticare i temi caldi che riguardano alcune zone della provincia a partire dallo spopolamento e dei servizi che necessita. Questa fase si è conclusa, con la realizzazione di tutte le attività previste, la programmazione del Gruppo di azione locale, di cui è capofila la Camera di Commercio Riviere di Liguria. Il finanziamento è compreso all’interno del Piano di sviluppo rurale 2014 – 2022 della Regione Liguria, finanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Questa mattina, in Camera di Commercio, è stato presentato il resoconto delle azioni che hanno visto la concessione, tramite bandi, di oltre 3 milioni di euro per lo sviluppo delle aree rurali,nel quale sono stati coinvolti 29 comuni  della provincia.

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Davide Mazzola, presidente del Gal e vicepresidente vicario della Camera di Commercio, ha dichiarato: “Siamo al completamento di quella che era la progettualità che avevamo messo insieme a tutto il nostro partenariato, che ringrazio. L’ultima assemblea ha portato al punto conclusivo della nostra operatività. Oltre alle traversie, come il Covid, l’aspetto più positivo è stato quello di riuscire a creare una rete fra tutti i comuni e i soggetti partecipanti. Questo consente di fare una rete dove gli interventi, indipendentemente dalla ricaduta sul singolo Comune, vedono questa partecipazione, un modo di stare insieme che riteniamo importantissimo. Devo ringraziare tutta la struttura della Camera di Commercio che in questi anni si è dedicata  alla ricerca di continui equilibri possibili nel rispetto delle procedure, spesso molto difficili, ma naturalmente, trattandosi di contributi pubblici europei e regionali, l’attenzione a questi aspetti è fondamentale per evitare problematiche. Sono stati completati sei progetti, per un totale di quasi 3 milioni e mezzo di euro. Stiamo parlando dei nostri territori, che vanno dalla Val di Magra, la Val di Vara, fino alle zone costiere. Gli obiettivi sono ambiziosi, come il mantenimento di queste aree e il tentativo di rendersi attrattive per il turismo. Devono essere di sostegno a chi in questi territori ci vive e lavora, quindi attrattivi anche per i giovani che devono trovare un qualcosa di differente che li faccia restare o magari ritornare dopo aver acquisito competenze. Questo è il nostro tentativo, che sarà un caposaldo anche della prossima azione con il nuovo piano di intervento, già avviato.”

I sei progetti su cui si sono concentrate le attività sono stati: il progetto Zootecnia biologica (477.653 euro) con investimenti per promuovere la filiera di latte e carne biologici; il progetto Recupero oliveti abbandonati (35.384,86 euro); il progetto Turismo attivo (777.570 euro) con adeguamento di tratti di rete sentieristica e sviluppo di attività ricreative; il progetto Rete di accesso al territorio abbandonato (937.058 euro); il progetto Alta Via dei Monti Liguri (164.998 euro) con miglioramento del tracciato principale; e il progetto Strade dei vini e dei prodotti (654.813,39 euro) che ha portato all’avvio dei tre itinerari.

Marco Casarino, direttore della Camera di Commercio, ha spiegato: “Abbiamo una rappresentazione del partenariato analitica, con soci sia pubblici che privati. Lerici e Portovenere sono esclusi perché hanno aderito al Gal Pesca. Sui progetti, sulla zootecnia biologica sono stati fatti interventi sia per investitori privati sia per promozione e formazione. Per gli oliveti abbandonati, i risultati sono stati meno rilevanti rispetto alle aspettative. Le nostre produzioni, pur di alta qualità, soffrono la concorrenza di produzioni inferiori ma con costi diversi. Sul turismo attivo sono stati realizzati interventi importanti con il Parco nazionale delle Cinque Terre come capofila per sostenere gli investimenti. L’idea era quella di finanziare sentieri che rendessero connesse le linee tra costa e entroterra, e questo è stato realizzato. La Rete di accesso al territorio è un intervento che si è dimostrato sensibile e pronto, soprattutto durante la crisi finanziaria della Provincia, quando le strade della Val di Vara si sono trovate senza risorse. Il GAL è riuscito a realizzare un finanziamento per il mantenimento minimo di gestione. Sull’Altavia siamo riusciti a finanziare il rifacimento completo del sito internet e un accordo con l’agenzia regionale per la gestione, per dare stabilità. In precedenza, la promozione era affidata a un’associazione privata che, una volta andata in crisi, l’ha fatta sparire. L’attività che abbiamo svolto è stata quella di finanziare la risoluzione del sito e concorrere a un assetto stabile. Poi ci sono i progetti sulle strade dei vini e dei prodotti, sui quali abbiamo già parlato molto in queste settimane.”

Marco Cosini, sindaco di Beverino, ha affermato in rappresentanza dei Comuni coinvolti rappresentati anche dall’assessore del Comune di Vezzano Ligure Sabrina Flotta: “Questo progetto riguarda una rete che deve valorizzare il territorio nella sua interezza. L’opinione dei sindaci è ora molto ben condivisa, perché se non c’è una rete superiore, i singoli Comuni non riescono a sviluppare progetti di questa portata. Crediamo in questa forma di cooperazione, che è lo sviluppo di territori come la Val di Vara che patiscono pesantemente spopolamento o regressione dell’economia.”

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Chiusa la programmazione 2014-2022, il GAL Provincia della Spezia prosegue le azioni di supporto alle aree rurali con la nuova programmazione CSR (Complemento Sviluppo Rurale) della Regione Liguria, già partita.

Patrizio Scarpellini, direttore del Parco nazionale delle Cinque Terre, ha dichiarato: “Siamo molto contenti di partecipare al GAL e ci siamo messi a disposizione per un progetto che mirava a fare un sistema tra la riviera e la Val di Vara, questo pettine di sentieri che collega le viabilità verticali a quelle orizzontali. Credo che sia un primo passo verso quell’integrazione tra Val di Vara e Cinque Terre.”

Alessandro Ferrante, in rappresentanza del mondo associativo, ha commentato: “L’agricoltura ha avuto una programmazione importante. Ci sono stati risultati positivi e risultati non proprio positivi. Il settore olivicolo soffre tantissimo per via dei costi esagerati, e non ha avuto i risultati attesi. Le azioni di sistema sono state fondamentali. La sentieristica trasversale è la prima volta che è stata affrontata, ed è fondamentale per valorizzare il territorio. Anche la quota per la viabilità provinciale è servita a rendere più percorribili le strade che vanno alle aziende agricole, perché se non abbiamo una viabilità accettabile, anche le nostre imprese turistiche sono in difficoltà. Su questa falsariga continueremo in questi anni con la speranza di fare un ottimo lavoro come abbiamo fatto nella programmazione che si conclude oggi.”





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