Il superbonus ha perso la sua forza attrattiva. Nel 2025 è rimasto in vigore al 65% solo per i cantieri aperti prima del 15 ottobre 2024 e con il 2026 sparirà. Tutto ciò ha portato negli ultimi mesi a un netto calo delle detrazioni. A rilevarlo la consueta pubblicazione dei dati Enea. Secondo quanto evidenziato, infatti, negli ultimi mesi l’aumento medio delle detrazioni maturate per i lavori agevolati si è attestato attorno ai 225 milioni al mese. Cifra ben diversa da quella registrata ad esempio tra novembre e dicembre 2024, quando l’aumento è stato di circa 663 milioni di euro.
I dati Enea sul superbonus tengono conto del numero di asseverazioni caricate sul sito dedicato; del valore assoluto degli investimenti ammessi alla detrazione; dei valori assoluti e percentuali dei lavori già completati. Sono inoltre specificati i dati per i lavori relativi a condomini, edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti.
Ecco nel dettaglio cosa dicono i dati relativi al mese di luglio 2025. In base a quanto emerso, per gli interventi in condominio il valore medio dell’investimento risulta pari a 604.505,62 euro, per efficientare gli edifici unifamiliari il valore medio dell’investimento è invece pari a 117.155,83 euro, per i lavori sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti il valore medio dell’investimento è pari a 98.245,06 euro, per i castelli infine il valore medio dell’investimento è pari a 378.154,65 euro.
A livello nazionale il totale degli investimenti ammessi a detrazione è stato di circa 122,8 miliardi di euro per un costo di 126,8 miliardi di detrazioni fiscali. Gli investimenti per interventi di efficientamento energetico agevolati con il superbonus hanno interessato 500.518 edifici. La percentuale di lavori realizzati è pari al 96,2%. Nello specifico, le detrazioni maturate per i lavori conclusi al 31 luglio 2025 ammontano a 126.896.358.250,20 euro.
Il totale degli investimenti che hanno interessato i condomini è stato di 83,4 miliardi di euro, quelli che hanno interessato gli edifici unifamiliari sono stati di 28,7 miliardi di euro e quelli che hanno interessato le unità immobiliari funzionalmente indipendenti sono stati di 11,5 miliardi di euro.
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