In occasione della presentazione dei progetti del Gal, è emerso un quadro chiaro delle sfide e delle opportunità dei territori dell’entroterra spezzino. Sebbene le imprese debbano far fronte a nuove tecnologie, la minaccia più grande resta la crisi demografica.
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Marco Casarino, direttore della Camera di Commercio Riviere di Liguria, ha spiegato: “C’è un problema di crisi demografica fortissimo. L’alta Val di Vara, se si confronta il censimento del ’51, che era il momento di maggiore presenza di persone, oggi ha un calo del 75%. Al contrario, la Val di Magra e la Media e Bassa Val di Vara, se confrontate al ’51, sono sostanzialmente simili. Questo significa che la città ha le sue dinamiche: persone, imprese e servizi di ogni tipo come posta, banca, farmacia, servizi sanitari. Perciò, questi interventi e la logica del lavoro di un GAL come il nostro sono solidi. Abbiamo una prospettiva che è quella del nuovo Gal, su cui stiamo lavorando, che si basa su tre pilastri. La chiave di volta è unire iniziative di sistema, e nelle aree rurali la Regione ha messo a disposizione risorse specifiche per la creazione di nuove imprese, anche non agricole. Il terzo pilastro, che esula dal Gal ma è comunque un’attività che parte a breve tramite il sistema camerale, è il sostegno a chi apre o mantiene un’attività con contributi per tre anni per l’affitto dei negozi, per rafforzare un sistema con più servizi”.
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