ROMA – “È inaccettabile che un’azienda straniera come Byd si permetta di acquistare pagine pubblicitarie sui giornali italiani per criticare la politica di un governo nazionale, qualunque esso sia, solo perché non porta avanti i propri interessi commerciali. Provino a fare lo stesso in Cina e vediamo se il giorno dopo continuano a produrre. Siamo di fronte a un atto grave e irrispettoso, soprattutto in un momento in cui il settore automobilistico italiano è in profonda crisi, travolto dalle politiche green europee e dall’invasione delle auto cinesi nel mercato del nostro continente. Non è ammissibile che il dibattito pubblico italiano venga condizionato da chi, dall’estero, tenta di imporre le proprie strategie a danno delle nostre imprese e dei nostri lavoratori.”
Lo dichiara il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo.
“Ci auguriamo che gli incentivi previsti a settembre per l’acquisto di nuove auto non abbiano nulla a che vedere con questa irricevibile campagna di pressione. Invitiamo il governo a ritirare tutti gli incentivi destinati all’acquisto di veicoli elettrici e a non prevederne alcuno nella prossima legge di Bilancio. Quei fondi devono essere utilizzati per sostenere la filiera italiana dell’automotive, che sta pagando un prezzo altissimo in termini di produzione e occupazione. Se nella prossima manovra economica dovessero essere previsti nuovi incentivi all’elettrico Confimprenditori è pronta a promuovere uno sciopero fiscale a sostegno delle migliaia di PMI italiane che lavorano nell’indotto del comparto automobilistico e che oggi rischiano di scomparire a causa della concorrenza sleale delle produzioni cinesi. Difendere il nostro tessuto produttivo è una priorità nazionale.”
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