Il “fine vita” di Windows 10 è una buona occasione per passare ai Mac anche in azienda, Apple spinge il suo ecosistema corredandolo anche di servizi per le PMI e le microimprese
Sembrano essere passate ere (informatiche) da quando l’idea di popolare le imprese con computer Mac era quasi un’eresia. Oggi la situazione è del tutto diversa – Apple ha un market share globale dell’8-10%, variabile in funzione del momento e dell’analista che lo stima – e la casa di Cupertino intende decisamente cavalcarla, specialmente in questi mesi in cui molti utenti potenziali stanno decidendo cosa fare dei loro PC dotati di un Windows 10 a fine supporto.
In Italia Apple sta in particolare puntando sulle PMI, intendendo in questa categoria anche le microimprese e gli studi professionali. Si tratta di un segmento di mercato in cui l’azienda può far valere meglio uno dei suoi cavalli di battaglia: la semplicità di utilizzo dei Mac, intesa sia come semplicità dell’interfaccia utente sia come affidabilità dei suoi computer, grazie al controllo completo dello stack hardware e software che riduce al minimo i problemi di configurazione e di compatibilità.
Queste considerazioni valevano anche in passato, peraltro. Oggi la novità è che i Mac giocano la loro partita aziendale sulla scia del successo planetario degli iPhone e il fatto che macOS si sia progressivamente “iOS-izzato” rende idealmente molto più semplice l’onboarding di nuovi utenti Mac. Una buona parte dell’interfaccia, delle applicazioni e del funzionamento di macOS risulta familiare a chi abbia già usato un iPhone. E sono, si sa, moltissimi.
Anche per questo Apple, rispetto al passato, punta non solo sulle caratteristiche dei Mac in quanto tali ma su quelle dell’interno ecosistema di prodotti, servizi e piattaforme con la Mela. Un ecosistema la cui integrazione diventa una carta in più da giocare, poiché semplifica ulteriormente il lavoro di chi usa i computer Apple per portare avanti la propria impresa. Anche perché – ed è anche questa una differenza importante rispetto al passato – le funzioni dedicate in modo specifico alle imprese non mancano più, nell’ecosistema Apple.
Cupertino pone ad esempio l’accento su Tap to Pay su iPhone, che permette di accettare pagamenti contactless direttamente da un iPhone, senza hardware aggiuntivo. O su Business Connect, tramite cui una azienda può gestire la sua presenza digitale nelle app Apple (principalmente Mappe, ma non solo). Da un punto di vista più tecnico, Apple ha anche sviluppato uno strumento web – Apple Business Manager – che fa da interfaccia semplificata per una soluzione di Mobile Device Management di terze parti e aiuta a gestire con immediatezza flotte piccole e grandi di dispositivi Apple. Un aiuto importante per le PMI e le microimprese, che il più delle volte non hanno un IT manager che possa occuparsene.
Non guasta poi che dietro la semplificazione propugnata da Apple ci siano comunque diverse evoluzioni tecnologiche che rendono i Mac strumenti particolarmente indicati per le imprese in generale. Si va dalle prestazioni dei processori Apple Silicon alle funzioni di cybersecurity integrate, per arrivare al fatto che il sistema operativo macOS nelle sue versioni più recenti ha acquisito diverse funzioni di AI Generativa – tra cui una integrazione nativa con i servizi di ChatGPT – ma sempre con la garanzia di mantenere in locale i dati e le richieste degli utenti.
Apple ha anche lavorato molto per potenziare i servizi di supporto agli utenti aziendali di Mac. Gli Apple Store hanno propri team Business che assistono le imprese nella scelta e nella configurazione dei loro nuovi Mac, offrendo consulenza, assistenza software e formazione ad hoc. Casomai servisse, Apple offre anche servizi finanziari per agevolare l’acquisto di nuovi dispositivi e ha una rete di partner che possono dare consulenza on-site per le imprese.
Insomma, è veramente arrivato il momento dei Mac nelle PMI e nelle microimprese italiane? Da un punto di vista “tecnico” ostacoli non ce ne sono, specie perché ormai è davvero molto raro trovare aziende obbligate a usare software o hardware incompatibile con le piattaforme Apple. Una volta, invece, questo era un limite importante. Al netto del fatto che nel mondo del lavoro sta arrivando una nuova generazione di utenti che un Mac probabilmente l’ha già usato nella vita privata, l’unico ostacolo che ancora sussiste è concettuale: iniziare a considerare il Mac come una piattaforma aziendale. Fatto questo salto – e qui conterà sempre di più l’effetto-traino dell’iPhone – secondo Apple i vantaggi del suo ecosistema sono tali che non si torna indietro.
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