Un bando del Comune di Milano per le donne che hanno perso il lavoro


Un nuovo bando per le donne che hanno perso il posto di lavoro e non riescono più a rientrare nel “giro” dell’occupazione. Lo ha promosso il Comune di Milano (nell’ambito del Patto per il Lavoro) insieme ad Afol Metropolitana e Club Csr della Camera di commercio francese in Italia. 

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Come candidarsi

Il titolo, “nuova chance per i talenti femminili di Milano”, individua chiaramente il bacino a cui il bando si rivolge: tra le donne in cerca di collocamento, nel 2024 il 78,6% era occupata ma era uscita dal mercato del lavoro senza riuscire a rientrarvi. Il progetto è pensato proprio per supportare il reinserimento lavorativo delle donne che avevano un impiego e lo hanno lasciato. Per candidarsi occorre compilare un form online entro il 30 settembre e si verrà ricontattate.

Il corso e il Job Day

Le 25 donne selezionate avranno un percorso gratuito di “reskilling” (acquisizione di nuove competenze) di cinque mesi, dal mese di ottobre del 2025, coinvolgendo 11 aziende che metteranno a disposizione know-how e competenze dei propri team. Ci saranno 4 lezioni di orientamento e valorizzazione delle proprie competenze, 4 lezioni di formazione sul digitale e sull’educazione finanziaria e organizzativa e infine 4 incontri di “mentoring” individuali. 

A marzo, poi, si terrà un Job Day con Afol Metropolitana per favorire l’incontro diretto con le aziende. Questa giornata sarà aperta sia alle donne che hanno partecipato al percorso di “reskilling” sia in generale alle donne senza occupazione che risiedono nella Città metropolitana di Milano, in linea con le posizioni aperte. 

Le aziende aderenti

Gli incontri si svolgeranno presso le sedi di alcune delle aziende del Club Csr della Camera di commercio francese in Italia. Si tratta di un gruppo volto a generare azioni concrete sullo sviluppo sostenibile. Le aziende aderenti sono Adecco Italia, Afnor, Air Liquide, Capgemini Italia, Crédit Agricole Italia, Forvis Mazars, Havas PR, Pierre Fabre Italia e Pierre Fabre Pharma, Roveda 1955, Siram Veolia e TotalEnergies. 

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Progetto specifico per le donne

“Negli ultimi anni stiamo portando avanti numerose iniziative nell’ambito del Patto per il Lavoro per offrire opportunità di formazione, mentoring, reskilling e crescita professionale alle donne di Milano. Oggi, grazie alla preziosa collaborazione con la Camera di commercio francese in Italia e il Club Csr, e insieme ad Afol Metropolitana, siamo riusciti a organizzare un progetto specifico per le donne che un tempo erano occupate ma sono uscite dal mercato del lavoro anche per la cura dei figli o dei familiari a carico”, il commento di Alessia Cappello, assessora al lavoro del Comune di Milano. 

“Attraverso un percorso serio di aggiornamento e un’occasione di matching diretto con le aziende speriamo di offrire loro un’opportunità reale di reinserimento professionale, continuando così a impegnarci per ridurre il gap di genere sul fronte del lavoro a Milano”, conclude Cappello. 

Sfida prioritaria

“Con questo progetto prosegue il nostro impegno nell’accompagnare le persone verso nuove opportunità di lavoro, mettendo al centro il valore delle competenze e il dialogo con le imprese. Il reinserimento delle donne che hanno temporaneamente interrotto il loro percorso professionale è una sfida prioritaria che si inserisce nell’ambito del Patto del Lavoro di Milano ed è cominciata con il progetto Cob23, che dal suo avvio nel 2023 ha creato 10.512 contatti e coinvolto 1.646 donne in percorsi di analisi di competenze e abilità, aggiornamento, formazione e accompagnamento ai colloqui”, aggiunge Tommaso Di Rino, direttore generale di Afol Metropolitana. 

Sviluppo sociale del territorio

“Siamo orgogliosi di questa collaborazione per favorire il rientro delle donne nel mondo del lavoro. Accanto al Comune di Milano e ad Afol, alcune aziende del nostro Club Csr metteranno a disposizione risorse, know-how e reti, confermando un impegno di lungo periodo che vede le imprese franco-italiane non solo come attori economici, ma anche impegnate nello sviluppo sociale del territorio”, conclude Edouard Neyrand, presidente della Camera di commercio francese in Italia.



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