ASCOLI – Via alle indagini archeologiche, propedeutiche per spianare la strada alla realizzazione del Polo scientifico e tecnologico nell’ala Nord e all’ex Malattie infettive del vecchio ospedale Mazzoni, all’interno dell’attuale Polo universitario Sant’Angelo Magno.
L’appalto
L’Arengo adesso, dopo aver appaltato, a dicembre 2024, i lavori alle imprese ascolane Gaspari e Travaglini, per un importo a seguito di ribasso di 12,1 milioni di euro (con copertura assicurata da un finanziamento ottenuto di 16,5 milioni), ha affidato ora l’incarico per lo svolgimento dei saggi archeologici preventivi (oltre all’assistenza durante i lavori di scavo) necessari per poter garantire l’esecuzione dell’intervento vero e proprio, di riqualificazione degli immobili in questione. Tutto secondo le indicazioni della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio e in linea con gli indirizzi del sindaco Marco Fioravanti e dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Cardinelli in raccordo con gli uffici tecnici comunali e le imprese aggiudicatarie. Si entra, dunque, nella fase concreta per disegnare il futuro di quella parte del vecchio complesso ospedaliero.
Saggi e lavori
Con l’avvio dei saggi archeologici, si inizierà a preparare il terreno per quello che sarà poi un intervento molto importante da realizzare e che riguarderà l’ala Nord e l’ex Malattie infettive della vecchia struttura ospedaliera sul colle dell’Annunziata. L’incarico affidato in questa fase prevede oltre ai sondaggi preventivi con relativo report, anche la successiva assistenza archeologica durante tutti i lavori di scavo, come richiesto dalla Soprintendenza per monitorare e intervenire nel caso di eventuali ritrovamenti di reperti. Si entrerà, poi, nella fase più corposa dell’opera, con il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ala Nord del complesso di Sant’Angelo magno e dell’immobile ex Malattie infettive dove si andrà ad attivare il Polo scientifico tecnologico con 1.070 metri quadrati di laboratori e altri 1.238 metri quadrati per altri spazi di servizio, oltre ad ulteriori spazi per l’Università tra cui quelli per la segreteria, una mensa, alloggi per i professori e altri spazi di servizio e magazzini. Si ospiteranno anche la sede del sestiere della Piazzarola e alcuni locali parrocchiali.
Gli spazi
Entrando ancor più nel dettaglio, si andranno a realizzare nuove aule e laboratori per l’Università (443 metri quadrati), la segreteria (333 metri quadrati), una mensa (552 metri quadrati), alloggi per i professori (452 metri quadrati), come detto i laboratori per il Polo scientifico tecnologico, altri spazi di 1.636 metri quadrati per l’Università e 1.238 metri quadrati sempre al servizio del Polo tecnologico, ma anche per magazzini, la sede del sestiere della Piazzarola e i locali parrocchiali.
Polo e imprese
Le palazzine da recuperare si trasformeranno, di fatto, nella sede di un incubatore e acceleratore di imprese per favorire la nascita di nuove aziende sul territorio e per uno sviluppo di quelle esistenti. Inoltre, si avvierà anche un’attività di ricerca per aiutare le imprese del territorio verso la transizione digitale e l’innovazione. In sintesi, il nuovo punto di riferimento all’interno della cittadella universitaria dovrà diventare un centro di eccellenza per quanto riguarda incubazione ed accelerazione d’impresa. Discorso a parte, invece, e non incluso nell’appalto per l’ala Nord ed ex Malattie infettive, seppure sempre all’interno del vecchio ospedale, è quello che riguarda l’ala dell’ex Maternità, dove l’obiettivo è realizzare una residenza universitaria.
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