Bonfiglioli e Orsini su industria, energia e Passante


Dazi, geopolitica, energia e infrastrutture: sono i temi al centro della dodicesima edizione di Farete, la due giorni organizzata da Confindustria Emilia alla Fiera di Bologna (padiglioni 16 e 18), che quest’anno si svolge sotto il claim “costruire un nuovo futuro”.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Registrati alla sezione Dossier BolognaToday

Bonfiglioli: “Europa evaporata, come una maionese”

Ad aprire i lavori, la presidente di Confindustria Emilia Sonia Bonfiglioli, che ha sottolineato la fragilità del progetto europeo. “L’Europa oggi ha la consistenza di una maionese che esce fuori dal panino… Deve trovare una visione, non solo teorica”, ha detto, citando le parole di Mario Draghi sull’Europa “evaporata”.

Secondo Bonfiglioli, l’Unione europea rischia di restare schiacciata “in un mondo spaccato dalle guerre, senza alleati”. Da qui l’appello all’impresa: “Serve superare il modello di fabbrica anni Ottanta e guardare al futuro”.

Industria 6.0 e valori etici

Per la numero uno di Confindustria Emilia il modello è l’industria 6.0, già abbracciata dalla Cina: “Un ambiente sano, pulito, tecnologico, ma con etica. Le nostre aziende devono rimettersi in gioco. Se qualcuna rimarrà indietro, non è solo colpa dei dazi”.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Al centro anche la burocrazia: “Per aprire un capannone negli Usa servono pochi mesi, in Italia due anni”. Bonfiglioli ha richiamato l’attenzione anche sulla formazione e sulle materie Stem, ancora poco scelte dalle donne, e sulla mancanza di manodopera tecnica.

De Pascale: “Sul Passante svolta a settembre”

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale ha puntato sulle infrastrutture, con riferimento al Passante di Bologna: “Abbiamo lavorato tutto agosto, a settembre ci rivedremo col ministro Salvini: quella sarà la riunione conclusiva”.

Pur riconoscendo che il progetto iniziale era migliore, De Pascale ha sottolineato la necessità di arrivare a una soluzione condivisa con Comune e Regione: “Meglio piuttosto che niente”.

Orsini: “Energia e produttività al centro”

Sulle stesse linee anche Emanuele Orsini, presidente nazionale di Confindustria, che ha ribadito la necessità di superare i ritardi italiani: “In Italia servono 4 anni per uno stabilimento, negli Usa massimo un anno e mezzo. La burocrazia ci costa 78 miliardi l’anno”.

Al centro anche la questione energetica: “Non possiamo avere differenze politiche su un bene del Paese”

Orsini ha infine toccato il tema dei salari: “Serve un piano da 8 miliardi per gli investimenti. Non basta un taglio dell’Irpef una volta all’anno. Solo aumentando la produttività delle imprese possiamo incrementare stipendi e benessere sociale”.

Iscriviti al canale Whatsapp di BolognaToday

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%