WASHINGTON (Reuters) -Il settore manifatturiero statunitense ha segnato una contrazione per il sesto mese consecutivo ad agosto, con le imprese che hanno continuato a fare i conti con l’impatto dei dazi sulle importazioni, anche se un boom di investimenti in intelligenza artificiale sta sostenendo alcuni segmenti.
L’indice Pmi manifatturiero dell’Institute for Supply Management (Ism) è salito il mese scorso a 48,7 da 48 a luglio.
Una lettura del Pmi inferiore a 50 indica una contrazione del settore manifatturiero, che rappresenta il 10,2% dell’economia statunitense.
Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento a 49.
Nonostante la persistente debolezza dell’indice Pmi, le società hanno incrementato la spesa in prodotti IA, contribuendo a compensare parte dell’impatto negativo dei dazi sulle importazioni.
La spesa per i prodotti di proprietà intellettuale è cresciuta al ritmo più rapido degli ultimi quattro anni nel secondo trimestre, mentre gli investimenti in attrezzature sono stati robusti.
Gli economisti prevedono che la corsa alla spesa per l’IA continuerà, con le imprese che probabilmente trarranno vantaggio anche dalle agevolazioni sugli investimenti previste dal disegno di legge di bilancio del presidente Donald Trump.
L’impatto dei dazi sull’aumento dei prezzi al consumo è stato lento a manifestarsi, con gli economisti che sostengono che le società stanno ancora vendendo la merce accumulata prima della loro entrata in vigore.
Le aziende hanno anche assorbito parte dei costi legati ai dazi.
(Tradotto da Claudio Leonel Piacquadio, editing Gianluca Semeraro)
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