Startup innovative: attori, regole e nuovi scenari


In un’arena globale dove la tecnologia e la digitalizzazione dettano il ritmo della competizione, la capacità di innovare non è più un’opzione, ma un imperativo strategico per la crescita di un Paese. La Legge 28 ottobre 2024, n. 162, conosciuta come “Legge Centemero“, nasce proprio da questa consapevolezza. Si tratta di un intervento legislativo mirato, pensato per dare nuovo slancio all’ecosistema italiano dell’innovazione.

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1) Startup e PMI innovative

Al centro di questa visione ci sono le startup e le PMI innovative, riconosciute formalmente dalla legge sulla base delle normative già esistenti, viste come il vero motore dello sviluppo economico e dell’accelerazione digitale. L’obiettivo è chiaro: rendere l’Italia un terreno più fertile per la nascita e la crescita di imprese ad alto potenziale, capace di attrarre capitali e talento

Come? Principalmente affinando gli strumenti finanziari e fiscali a supporto di chi investe in queste realtà.

Una delle novità più significative (articolo 2) riguarda chi, come persona fisica, decide di scommettere sul futuro investendo nel capitale di startup e PMI innovative. L’incentivo fiscale esistente (una detrazione IRPEF del 30%, o in alcuni casi specifici del 50%) presentava un limite pratico: se l’investitore aveva tasse da pagare inferiori all’importo della detrazione, parte del beneficio andava perso (la cosiddetta “incapienza“). La Legge Centemero supera questo ostacolo

Dal 2024, se la detrazione spettante supera l’imposta lorda dovuta, l’eccedenza non si perde più, ma si trasforma in un credito d’imposta. Questo credito può essere utilizzato per ridurre le tasse negli anni successivi o per compensare altri versamenti tramite il modello F24. In sostanza, l’incentivo diventa pienamente utilizzabile da una platea più vasta di investitori, rendendo più concreto e attraente l’investimento privato nell’innovazione. 

La Legge di Bilancio 2025 ha ulteriormente rafforzato questa misura, svincolandosi dai tetti generali previsti per altre detrazioni fiscali.

La legge interviene anche (articolo 4) per rendere più coerente e attrattivo l’investimento da parte di fondi (OICR) e altri veicoli specializzati. Viene confermata ed estesa l’esenzione fiscale sulle plusvalenze derivanti dalla vendita di partecipazioni in startup e PMI innovative qualificate con le stesse condizioni.

Tuttavia, la legge precisa un punto importante: questa esenzione sulle plusvalenze si applica solo agli investimenti che hanno beneficiato della detrazione/deduzione ordinaria del 30%. Sono esclusi quelli che rientravano nel regime “de minimis” (che permettevano la detrazione maggiorata al 50% per le persone fisiche). Questa scelta mira a incoraggiare investimenti più strutturati, anche attraverso operatori professionali, allineando il sistema italiano alle normative europee sugli aiuti di Stato, che pongono limiti specifici agli aiuti “de minimis“. L’obiettivo è canalizzare più efficacemente capitali verso l’ecosistema, soprattutto tramite investitori istituzionali.

Per sostenere le imprese non solo nella fase iniziale ma anche in quella di crescita (scale-up), la legge (articolo 5) interviene sulle Società di Investimento Semplice (SIS). Si tratta di veicoli di venture capital pensati per essere più agili grazie a regole semplificate. La Legge Centemero raddoppia il limite massimo del loro patrimonio netto, portandolo da 25 a 50 milioni di euro. 

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Questo ampliamento dà alle SIS maggiore potenza di fuoco: possono raccogliere più capitali e realizzare investimenti di taglio superiore, supportando le imprese innovative nelle fasi più avanzate del loro sviluppo. È una mossa pensata per colmare un vuoto nel mercato italiano dei capitali, spesso carente di finanziamenti adeguati per i round intermedi che portano una startup a diventare un’azienda consolidata. 

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2) Fondo Nazionale Strategico Indiretto

Forse però, l’innovazione più strutturale è l’introduzione (articolo 3) del “Fondo Nazionale Strategico Indiretto“, un “Umbrella Fund” pensato come strumento di politica industriale. Non si tratta di un ente creato da zero, ma di un’evoluzione del “Patrimonio Destinato” già esistente presso Cassa Depositi e Prestiti (CDP), lanciato con il “Decreto Rilancio“.

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Questo strumento, operando a condizioni di mercato, può investire in quote di fondi di investimento (OICR chiusi) di nuova costituzione, gestiti da società italiane autorizzate (SGR). Questi fondi “sottostanti” devono a loro volta investire prevalentemente in aziende italiane (PMI, anche non quotate ma con prospettive di quotazione, con sede o attività significativa in Italia). Una parte minore potrà essere destinata ad aziende italiane più grandi o, per gestire la liquidità, a titoli di Stato europei.

Il meccanismo chiave è la leva finanziaria: l’investimento pubblico del Patrimonio Destinato in ciascun fondo non potrà superare il 49% del totale. Il restante 51% (o più) dovrà arrivare da investitori privati, che investiranno alle stesse condizioni (pari passu). L’idea è usare risorse pubbliche (incluse quelle residue da fondi per l’emergenza Covid-19) per attrarre e moltiplicare l’impegno dei capitali privati verso settori strategici.

L’obiettivo finale è rafforzare la struttura finanziaria delle imprese, potenziare le filiere produttive chiave e dare spessore al mercato dei capitali italiano. In un’economia guidata dall’innovazione, supportare attivamente startup e PMI diventa una leva competitiva essenziale. La Legge Centemero rappresenta un tentativo organico di adeguare le politiche italiane, rendendo più efficaci gli incentivi, come il credito d’imposta trasferibile, e creando strumenti di sistema, come il FNSI, per agire lungo tutta la filiera del finanziamento all’innovazione.

L’impatto potenziale sull’Italia è notevole: stimolare la crescita economica, creare occupazione qualificata e accelerare la transizione digitale e sostenibile del nostro sistema produttivo.

L’articolo è estratto dall’eBook “Startup e innovazione: attori e regole“, un manuale operativo e di approfondimento su Startup e PMI innovative, necessario per comprendere e gestire le dinamiche dell’imprenditorialità innovativa.

3) Per un approfondimento

Il presente articolo è estratto dall’eBook “Startup e Innovazione: attori e regole” una guida teorica e operativa, dedicata alle Startup e alle PMI innovative, aggiornata con le più recenti riforme normative del 2024 e 2025.

Il volume fornisce un’analisi completa degli strumenti giuridici, fiscali e finanziari a supporto delle Startup e PMI innovative, con un taglio pratico e orientato all’azione.

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