Il governo tedesco ha approvato mercoledì alcune modifiche alla legge nazionale sulla catena di approvvigionamento, esonerando le grandi aziende da determinati obblighi di documentazione che erano stati criticati come onerosi e burocratici.
La legge, entrata in vigore a gennaio 2023, impone alle aziende tedesche con oltre 1.000 dipendenti di adottare procedure di due diligence volte a monitorare il rispetto dei diritti umani e degli standard di tutela ambientale da parte dei fornitori.
Secondo quanto riportato da Reuters, questa regolamentazione ricade spesso sui fornitori più piccoli e si sovrappone a una direttiva simile a livello europeo, che dovrà essere recepita nel diritto nazionale entro luglio 2027.
Inizialmente, il governo di coalizione aveva promesso di abrogare completamente la legge tedesca sulla catena di approvvigionamento.
Tuttavia, la normativa continuerà a essere applicata fino all’entrata in vigore della legge europea sulla catena di approvvigionamento, ha dichiarato mercoledì la ministra del Lavoro Baerbel Bas.
Fino ad allora, le violazioni degli obblighi esistenti saranno sanzionate solo nei casi più gravi, come quelli riguardanti gravi violazioni dei diritti umani.
Il Ministero del Lavoro prevede che la legge consentirà alle imprese di risparmiare 4,1 milioni di euro (4,80 milioni di dollari) all’anno.
($1 = 0,8542 euro)
(Redazione di Christian Kraemer e Maria Martinez, editing a cura di Rachel More)
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link