la possibilità dei prestiti d’onore

Investire nella propria formazione, universitaria o post-universitaria, per trovare occupazione, è una delle opportunità  che ogni studente si trova a dover valutare.

Studiare costa, specie se si sceglie di farlo- come spesso accade in Molise- da fuori sede. Ci sono innanzitutto le tasse universitarie, ma poi anche le spese per mantenersi. E  in anni in cui non si riesce a guadagnare.

Che alternative si pongono, dunque, per affrontare questo scoglio, oltre a  farsi mantenere dalla famiglia, qualora possa farlo?
Esistono innanzitutto le classiche  borse di studio e alloggi a costo agevolato. Ma queste forme di sostegno sono spesso legate all’Isee, e riservate alle fasce meno abbienti.
Ma per tutti, in anni peraltro in cui anche il ceto medio soffre e gli affitti per gli universitari sono lievitati, la risposta potrebbe essere nei prestiti d’onore o universitari, che all’estero sono molto diffusi, molto meno in Italia anche se la situazione sta migliorando. Prevedono l’erogazione di un finanziamento a tasso agevolato, spesso coperto da garanzia pubblica, da parte di una banca allo studente che dimostra di essere meritevole sul piano del profitto e che si impegna alla restituzione della somma, una volta raggiunto il titolo e trovata occupazione.

Tra le iniziative attivate in tal senso, vale la pena citare il Fondo per lo studio istituto al Consap, Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici  del ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il Fondo agevola l’accesso al credito, grazie a prestito garantito dallo Stato al 70%, agli studenti di Laurea/Master/Scuola di specializzazione.

Ma sul fronte delle garanzie, in affiancamento o in alternativa a quella pubblica, si muovono ora anche enti certificatori specializzati nel valutare la performance accademica degli studenti. Un modo di stimare la  futura capacità di restituzione di questi ultimi, a beneficio di chi presta i soldi, misurandola sullafutura capacità di lavorare  e creare reddito. Andando oltre la semplice e immediata bancabilità.