Forno elettrico per ex Ilva di Genova, le reazioni della politica


All’incontro di questa mattina in Prefettura con il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, erano presenti anche diversi membri del Parlamento italiano ed europeo, per porre domande al Governo sul tema del piano di decarbonizzazione degli impianti ex Ilva.

Gli esponenti del Partito Democratico sono “per il rilancio dell’ex Ilva a Genova e condividiamo le parole espresse dalla sindaca Salis, e questo deve passare dalla garanzia dei livelli occupazionali, dalla capacità di coniugare lo sviluppo con la sostenibilità ambientale e soprattutto da un ascolto attento dei cittadini e del territorio, oltre a mantenere l’unità degli impianti. Chiediamo progetti concreti da poter valutare. Ad oggi non c’è ancora alcuna manifestazione di interesse da parte di alcuna azienda e riteniamo che in un’operazione come questa sia necessario l’ingresso dello Stato nella partita” scrivono i parlamentari PD Lorenzo Basso, Valentina Ghio, Alberto Pandolfo e Luca Pastorino, il capogruppo PD in Regione Armando Sanna e la capogruppo PD in Comune a Genova Martina Caputo

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

“Ci sono ancora diversi nodi da sciogliere compreso l’approvvigionamento del preridotto, a cui il ministro non ha dato risposta – prosegue la nota -. Genova parte da condizioni, stabilite dall’accordo di programma, che non possono essere modificate al ribasso, sia dal punto di vista occupazionale che della qualita di vita. Questi passaggi, insieme a un attento ascolto e condivisione con i cittadini di Cornigliano, sono fondamentali. Solo allora si potrà iniziare ad entrare nel merito del progetto e del futuro delle acciaierie di Genova conclude la nota -, fermo restando che le aree attualmente libere dell’ex Ilva, per noi, devono rimanere produttive e destinate all’acciaio, per un’industria che però deve essere green e sostenibile”.

Ilaria Cavo, deputata e presidente del consiglio nazionale di Noi Moderati, afferma che “Genova si è presa le proprie responsabilità con le sue rappresentanze istituzionali e ha dato un messaggio di chiarezza, di disponibilità a ospitare il forno elettrico nel caso in cui, dalla gara in corso, arrivassero proposte di investitori interessati a cogliere questa opportunità.  Era doveroso da parte del ministro Urso chiedere la disponibilità in modo da poter valutare le offerte che arriveranno. Il passaggio di oggi è importante perché Genova sceglie un percorso che apre la possibilità a investimenti, aumento occupazionale, riconversione green, liberazione di 300mila metri quadri di aree per altre attività produttive valorizzando al tempo stesso la vocazione siderurgica. A queste opportunità ho personalmente rinnovato (come già fatto in un ordine del giorno approvato dal parlamento con parere favorevole del governo) la richiesta di un impegno per opere compensative per il territorio”.

“Il messaggio di chiarezza di oggi – aggiunge – è importante anche per i possibili investitori ma ora attende altrettanta chiarezza e responsabilità da parte delle istituzioni e delle forze politiche a Taranto, a cui le prospettive di Genova sono legate per scelte anche logistiche, soprattutto per la collocazione dell’impianto del preridotto che dovrebbe rifornire l’eventuale forno elettrico genovese. Da questo punto di vista non può passare inosservata la posizione stonata dei Cinque Stelle che, già assenti all’incontro con i sindacati nazionali, oggi, definendo l’incontro paradossale e la proposta non credibile, dimostrano una volta di più di non voler cogliere o capire una sfida che è di Genova e di tutto il Paese”.

A nome del gruppo consiliare Vince Genova, scrive così Pietro Piciocchi: “Desidero ringraziare il Ministro Adolfo Urso per la sua presenza oggi a Genova e per il confronto aperto e costruttivo con le categorie economiche e sociali sul progetto del nuovo forno elettrico a Cornigliano. Il nostro Gruppo ritiene che l’ipotesi di un forno elettrico rappresenti una grande opportunità di sviluppo e di lavoro per Genova, non solo per il rilancio della produzione siderurgica, ma anche per l’indotto e le prospettive di innovazione e sostenibilità che può generare. Accanto a questa prospettiva industriale, chiediamo con forza che siano previste risorse dedicate alla rigenerazione urbana di Cornigliano, affinché l’arrivo del nuovo forno si accompagni a un progetto di riqualificazione complessiva del territorio, capace di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di rendere il quartiere un simbolo di rinascita. Esprimiamo inoltre apprezzamento per le parole della Sindaca di Genova Silvia Salis che ha espresso a nome dell’Amministrazione cittadina una posizione chiara e favorevole al forno elettrico, confermando la volontà della città di sostenere questa scelta strategica per il futuro. Il Gruppo Vince Genova continuerà a lavorare al fianco delle istituzioni, delle categorie e dei cittadini per fare in modo che questa occasione si traduca in una nuova stagione di sviluppo, lavoro e sostenibilità per Genova e per Cornigliano.”

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A queste parole seguono quelle dei consiglieri di Vince Liguria-Noi Moderati Matteo Campora, Federico Bogliolo e Alessandro Bozzano: “È un segnale importante di attenzione del Governo verso il nostro territorio e le sue prospettive di sviluppo – dichiarano i consiglieri–. Il confronto istituzionale di oggi ha rappresentato un momento di grande dialogo e trasparenza per dare concretezza a progetti strategici che riguardano il futuro produttivo ed economico della Liguria. Come Vince Liguria-Noi Moderati ribadiamo con forza il nostro appoggio alla realizzazione di un forno elettrico dotato di un treno di laminazione in cascata, che garantirebbe effetti positivi sia sul versante occupazionale, sia sulla produzione degli stabilimenti di Cornigliano, insieme a quelli piemontesi di Novi Ligure e Racconigi, siti fondamentali per assicurare acciaio green di alta qualità destinato al settore automobilistico, agli elettrodomestici e a tutta l’industria del Made in Italy. Un intervento che, oltre a innovare il comparto industriale, destinerebbe 300.000 metri quadrati di aree ad altre attività, con ricadute positive in termini di nuovi insediamenti e soprattutto di posti di lavoro. La creazione di questo quarto forno elettrico renderebbe l’asset industriale di Genova e della Liguria un punto di riferimento a livello nazionale, contribuendo a fare dell’Italia il paese con la più alta produzione di acciaio green in Europa”.

Per il Gruppo Andrea Orlando presidente, scrive il consigliere regionale Gianni Pastorino “Ho presentato un’interrogazione urgente in Regione per chiedere ad Arpal e ad Asl di installare subito nuove centraline di monitoraggio e avviare indagini puntuali su suolo, falde e stato di salute dei cittadini. Senza dati certi, pubblici e aggiornati, non è possibile valutare l’impatto reale di qualsiasi progetto industriale. Non possiamo permettere che il futuro di Cornigliano venga deciso senza garanzie né sulla salute né sull’ambiente. Solo con informazioni trasparenti e verificabili possiamo affrontare il tema occupazionale in maniera seria, costruendo soluzioni che tengano insieme la tutela del lavoro e la sicurezza delle persone. Due elementi imprescindibili che devono procedere di pari passo.”

Sara Tassara, della Lista civica Salis sindaca, scrive“La questione del forno elettrico tocca un nervo scoperto per i cittadini e le cittadine di Cornigliano, che giustamente chiedono garanzie rispetto alla tutela della salute e dell’ambiente. Cornigliano negli anni ha già pagato un prezzo altissimo, e trovare una composizione tra il diritto al lavoro e il diritto alla salute deve necessariamente essere la priorità della nostra amministrazione. Una volta venuti a conoscenza dell’assenza di dati epidemiologici, attivarsi per l’installazione di centraline da parte di Arpal, oltre che per tutti gli altri controlli su suolo e acque, ci è parso un atto dovuto oltre che un’azione semplice su cui basare ogni progetto che coinvolgerà il territorio di Cornigliano. Ad oggi non abbiamo dati aggiornati, ed è fondamentale conoscere lo stato delle aree ex-Ilva prima di procedere con qualsiasi decisione. Il ministro Urso è venuto a Genova, ma non è stato molto chiaro: per questo riteniamo che partire dai dati certi sia un passaggio imprescindibile e che ogni ragionamento futuro debba essere condiviso con la popolazione di Cornigliano”

Per Fratelli d’Italia – “Accogliamo positivamente le indicazioni illustrate oggi dal Ministro Urso e l’apertura alla costruzione del forno elettrico da  parti sociali e Comune di Genova, da cui potrebbe dipendere il destino di questa partita. Serve una scelta chiara e condivisa, coinvolgendo Regione e Comune in un percorso che dia certezze ai cittadini e alle imprese. Fratelli d’Italia seguirà ogni passaggio con senso di responsabilità, perché il rilancio industriale deve andare di pari passo con la tutela dell’ambiente e con la salvaguardia e l’incremento dei posti di lavoro. Il nostro obiettivo è uno solo: rilanciare la siderurgia italiana, con Genova che torni a ricoprire un ruolo da protagonista, garantendo sviluppo e sicurezza a lavoratori e comunità. Un’opportunità di rilancio che Genova e il Paese aspettavano da vent’anni”, dichiarano il presidente del Consiglio regionale, Stefano Balleari e i capigruppo in Regione Liguria e Comune di Genova, Rocco Invernizzi e Alessandra Bianchi

Orgoglio Liguria – “Oggi il Ministro Urso ha presentato il piano di rilancio dell’acciaio in Italia – dichiarano i consiglieri di Orgoglio Liguria – che riconosce a Genova e alla Liguria un ruolo strategico per il potenziamento siderurgico a livello nazionale. In quest’ottica di potenziamento l’eventuale realizzazione di un forno elettrico a Cornigliano rappresenterebbe una straordinaria opportunità: permetterebbe di produrre acciaio green di altissima qualità destinato ai settori strategici del Made in Italy, con ricadute positive in termini di posti di lavoro e competitività. Un impianto avanzato rispetto ai 34 già presenti in Italia, perché frutto di innovazioni tecnologiche di ultima generazione sempre più attente al rispetto dell’ambiente e delle persone. La siderurgia è sempre stata uno dei capisaldi della produzione ligure e le parole del Ministro Urso sono un segnale di grande attenzione al nostro territorio che ci fanno ben sperare”. scrivono i consiglieri regionali di Orgoglio Liguria, Giovanni Boitano, Marco Frascatore e Walter Sorriento

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