che cos’è e a chi spetta l’indennità di 500 euro — idealista/news


A partire dal 14 agosto 2025 l’Inps eroga bonus ponte, il contributo straordinario fino a 500 euro introdotto per sostenere i nuclei familiari che, a luglio, hanno visto sospendersi temporaneamente il pagamento dell’Assegno di Inclusione dopo i primi 18 mesi di beneficio. La misura, introdotta dal disegno di legge di conversione del decreto Ilva (Ddl numero 92 del 2025), consente il rimborso per il mese di sospensione dell’indennità prima del rinnovo per ulteriori 12 mesi.

Ecco, quindi, cosa c’è da sapere sul bonus ponte 2025, come richiederlo in attesa dell’AdI e quali sono i requisiti aggiornati da possedere per la domanda.

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Quando arriverà il bonus ponte?

Le famiglie che, dopo l’ultimo pagamento del 27 giugno 2025, si erano viste sospendere l’erogazione dell’Assegno di Inclusione, hanno iniziato a percepire il bonus ponte di 500 euro. Si tratta dell’indennità spettante ai nuclei che fruiscono dell’Assegno di inclusione a copertura del periodo di sospensione che coincide con il mese nel quale possono richiedere il rinnovo dell’AdI. 

Le prime famiglie che hanno subito la sospensione del pagamento sulla Carta di inclusione o Carta AdI sono quelle che avevano presentato la domanda originaria dell’AdI già a partire dal 18 dicembre 2023, data di decorrenza della richiesta.

A quali famiglie viene sospeso l’Adi?

Per questi nuclei, i primi 18 mesi di erogazione sono terminati con il pagamento della mensilità di giugno, ragione per la quale nel mese di luglio non era prevista alcuna erogazione. La sospensione, come già avveniva con il rinnovo del Reddito di cittadinanza, pone le famiglie nella situazione di non avere alcuna entrata tra un pacchetto di erogazioni e l’altro.

Da questa situazione, quindi, è nata la necessità di prevedere un bonus ponte che potesse offrire un’indennità una tantum in attesa della ripresa del pagamento dell’Assegno di inclusione. Il primo pagamento da parte dell’Inps è avvenuto ad agosto 2025 in contemporanea al pagamento della prima mensilità dell’AdI dopo la sospensione.

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Bonus ponte 2025, come avviene l’accredito

La presentazione della domanda di rinnovo dell’Assegno di inclusione comporterà la sospensione dell’indennità anche alle altre famiglie che, fino alla fine di ottobre 2025, termineranno di ricevere le prime 18 mensilità.

Il prossimo pagamento, quello di settembre 2025, riguarderà le famiglie che hanno ricevuto l’ultima delle 18 rate dell’Assegno di inclusione a luglio 2025, provvedendo poi a presentare la domanda di rinnovo entro il 31 agosto scorso. 

Bonus ponte e rinnovo AdI a settembre 2025

Di conseguenza, per tutto il mese di agosto queste famiglie non hanno percepito alcuna indennità, mentre a settembre – a patto che l’Inps accetti la domanda di rinnovo dell’AdI – ricominceranno a percepire l’Assegno di inclusione per la prima delle successive 12 mensilità.

Pertanto, per chi si chiedesse quando arriva il bonus ponte in corrispondenza della domanda di rinnovo dell’AdI, è necessario tener conto, in ogni modo, dei tempi tecnici per la conferma dell’Assegno di inclusione. Il contributo straordinario viene accreditato direttamente sulla carta elettronica prepagata sulla quale si percepisce l’AdI.

Bonus ponte, come richiederlo?

Non è necessario presentare una specifica domanda per richiedere il bonus ponte in quanto l’Inps provvede all’accredito in automatico previa accettazione della domanda di rinnovo dell’AdI. Pertanto, richiedendo il rinnovo, l’istituto previdenziale verifica d’ufficio se la famiglia sia ancora in possesso dei requisiti che consentono di fruire anche del bonus ponte.

La richiesta di rinnovo dell’Assegno di Inclusione si presenta, come di consueto, sul portale dell’Inps o rivolgendosi a un CAF, anche in vista delle novità fiscali del decreto Omnibus 2025, recentemente convertito in legge. Accedendo dal sito dell’Inps all’area personale con Spid, CIE o CNS, il componente della famiglia che provvede a presentare la domanda deve confermare, compilare e allegare:

  • i dati anagrafici dei componenti della famiglia;
  • l’Isee aggiornata dell’anno 2025;
  • eventuali contratti di affitto;
  • informazioni inerenti persone con disabilità o non autosufficienti.

A chi spetta il bonus ponte

È importante sottolineare che, dal 1° gennaio 2025, sono stati aggiornati i requisiti dell’Isee e del reddito per la richiesta dell’Assegno di inclusione. Pertanto, è necessario che la famiglia richiedente abbia:

  • un valore dell’Isee, in corso di validità, non superiore alla soglia di 10.140 euro (rispetto ai 9.360 euro del 2024);
  • il reddito familiare al di sotto del limite di 6.500 euro (6.000 euro nel 2024) da moltiplicare per il parametro della scala di equivalenza dell’AdI;
  • un valore del reddito entro 8.190 euro all’anno, da moltiplicare per il valore della scala di equivalenza, se la famiglia è formata da persone di età non inferiore a 67 anni e da eventuali altri familiari in condizione di disabilità grave e di non autosufficienza;
  • il reddito familiare entro 10.140 euro se la famiglia ha casa in affitto, secondo quanto risulta dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) richiesta per il calcolo dell’Isee;
  • un patrimonio immobiliare, diverso dall’abitazione principale, non superiore a 30.000 euro;
  • un patrimonio mobiliare (ad esempio, depositi e conti correnti) non superiore rispettivamente a:  
    • 6.000 euro (nuclei monocomponenti);
    • 8.000 euro (nuclei di due componenti);  
    • 10.000 euro (nuclei di tre o più componenti più 1.000 euro aggiuntivi di soglia per ogni figlio successivo al terzo).



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