Si infiamma la campagna elettorale in Calabria. Dopo le polemiche sui sondaggi e sui temi della sanità, adesso al centro del dibattito politico entra il lavoro e, in particolare, le proposte del centrosinistra guidato da Pasquale Tridico.
Il presidente dimissionario Roberto Occhiuto attacca senza mezzi termini le misure annunciate dagli avversari, definendole “irrealizzabili” e “strumentali al consenso”.
“Si può fare campagna elettorale in questo modo? – si chiede Occhiuto – Prendendo in giro ragazzi e giovani, speculando sul bisogno e sulla disperazione di chi non ha un lavoro? In dieci giorni hanno cambiato tre volte versione: prima il reddito di cittadinanza, poi il reddito di dignità, adesso l’autoimprenditorialità. Ma tutte queste proposte non stanno in piedi a livello regionale”.
Occhiuto ricorda che persino “un grande economista italiano” ha bocciato l’idea: “Ha spiegato chiaramente che non esistono fondi europei in Calabria capaci di sostenere una misura di reddito come quella che stanno presentando. Bisogna dire la verità ai calabresi, non vendergli illusioni”.
Sul fronte del lavoro, il presidente uscente rivendica invece quanto già avviato dalla sua giunta: “L’autoimprenditorialità noi l’abbiamo già fatta. Le politiche attive del lavoro sono realtà, con bandi già attivi da mesi. Certo, non basta: c’è ancora moltissimo da fare in Calabria per creare occupazione, ma non si può credere alle baggianate che raccontano loro, citando leggi come quella della Puglia che non sono affatto applicabili qui”.
L’affondo si chiude con un appello diretto agli elettori: “Non fatevi ingannare – conclude Occhiuto –. Quello che propongono è una grande bufala”.
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