ANCONA – Si corre a Passo Varano, dove sono partiti lo scorso maggio i lavori di costruzione del nuovo impianto per il tiro a segno finanziato con 4,8 milioni di euro del Pnrr. «Siamo al 12% di avanzamento, ma è partito da poco» spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini.
L’avanzamento
Al lavoro ci sono una manciata di operai che hanno già eseguito tutti gli scavi per le fondazioni e gettato le platee sulle quali si ergerà poi la struttura scoperta che ospiterà (in 1050 metri quadri) una palestra per il tiro a segno con carabina ad aria da 10 metri con 45 linee di tiro e un poligono con 20 linee di tiro per pistola e carabina a fuoco da 25 e 50 metri. I lavori sono cominciati con estremo ritardo – furono affidati all’impresa nel 2023 – per alcuni problemi legati al layout delle piste. La Federazione Italiana del Tiro a segno, l’unica in grado di prendere in gestione l’impianto, ha infatti richiesto delle modifiche impiantistiche che sarebbero costate un ulteriore milione e mezzo di euro. Soldi che il Comune non aveva, anche se la Federazione aveva minacciato di non prendere in consegna il poligono se non fosse stato modificato per adeguarlo alle loro esigenze. Si era rischiato lo stallo, poi la decisione: si andrà avanti con la costruzione della struttura e all’allestimento ci si penserà dopo. «L’obiettivo resta quello di chiudere i lavori entro giugno 2026» assicura Tombolini. Ovvero la deadline Pnrr entro cui bisogna chiudere tutti i cantieri (a marzo fine lavori, a giugno sistemazioni e rendicontazioni), pena la perdita dei fondi. Anche se è in essere una discussione col Governo per cercare di ottenere una proroga. «Ma non c’è ancora niente di nero su bianco» frena l’assessore. Procede spedita invece la piscina olimpionica finanziata con 3 milioni di fondi Pnrr. I lavori sono al 60% di avanzamento, con la struttura della vasca in fase di completamento e la palazzina servizi già pronta strutturalmente. «Se riusciremo, metteremo sicuramente le risorse per fare la gradinata esterna ma discorsi sulla copertura della piscina, invece, non ne abbiamo fatti» conclude Tombolini.
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