Fondo Transizione Industriale: dal Mimit 134 milioni


produzione industriale

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ufficialmente avviato il nuovo sportello per l’accesso alle agevolazioni del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, tramite il decreto direttoriale del 18 luglio 2025. Questa misura rientra nell’ambito dell’investimento M2C2 – 5.1, sottoinvestimento 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ed è destinata a sostenere gli investimenti industriali che favoriscono la transizione verso pratiche più sostenibili.

Come accedere al Fondo

Le domande per ottenere le agevolazioni saranno aperte dalle ore 12:00 del 17 settembre alle ore 12:00 del 10 dicembre 2025. Per poter accedere, le imprese dovranno presentare la loro richiesta tramite la piattaforma informatica di Invitalia, ente gestore del fondo per conto del Ministero.

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Risorse disponibili e obiettivi

Il fondo mette a disposizione 134.018.568,13 euro, somma residua non utilizzata nella precedente edizione del bando. Tale importo potrebbe essere incrementato con ulteriori risorse, anche di provenienza comunitaria. L’obiettivo primario di questa iniziativa è quello di incentivare l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche europee contro i cambiamenti climatici. Gli investimenti oggetto di agevolazione devono riguardare progetti con costi ammissibili compresi tra 3 e 20 milioni di euro e focalizzarsi su interventi come:

  • Efficientamento energetico

  • Produzione di energia rinnovabile (incluse energie da cogenerazione o idrogeno rinnovabile per autoconsumo)

  • Riduzione del consumo di acqua e materie prime

  • Minore produzione di rifiuti conferiti in discarica

L’intensità dell’aiuto varierà in base alla tipologia e localizzazione dell’investimento, oltre che alla natura dei costi.

Riserve speciali

Il 40% delle risorse è riservato ai progetti da realizzare nelle regioni del Sud Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Inoltre, il 50% delle risorse è destinato alle imprese energivore, quelle cioè che hanno un elevato consumo di energia.

Requisiti e documentazione

Per l’ammissibilità, i richiedenti devono presentare una relazione tecnica in forma di perizia asseverata, redatta secondo uno schema prestabilito da Invitalia. Tale relazione può essere predisposta da professionisti accreditati, come ingegneri, geologi, periti industriali, o esperti in gestione dell’energia.

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Novità rispetto al bando precedente

A differenza della precedente edizione, non sarà più possibile richiedere l’attivazione del Quadro temporaneo Ucraina, un regime che è in scadenza il 31 dicembre 2025. Una volta conclusa l’attività istruttoria, Invitalia provvederà alla redazione di una graduatoria delle domande entro 120 giorni dalla chiusura del bando. Le domande selezionate verranno finanziate, mentre quelle non finanziabili a causa della carenza di fondi saranno collocate in una lista di attesa.



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