una spinta concreta per l’edilizia e lo sviluppo


Con l’approvazione del Disegno di Legge n.138, Marche e Umbria entrano nella Zona Economica Speciale. Massimiliano Celi (ANCE Fermo) commenta le ricadute per il settore edile: meno tasse, più cantieri e nuove opportunità di lavoro.

Nei giorni scorsi, con l’approvazione del Disegno di Legge n.138, il Governo ha ufficializzato l’inclusione delle Marche e dell’Umbria nella Zona Economica Speciale (ZES). Si tratta di una misura che riconosce queste due regioni come “in transizione” secondo i criteri dell’Unione Europea, aprendo così la strada a una serie di agevolazioni fiscali, semplificazioni burocratiche e incentivi per attrarre investimenti e creare occupazione.

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Massimiliano Celi, Presidente dell’ANCE di Fermo e imprenditore nel settore delle costruzioni, ha commentato positivamente questa scelta, definendola un’occasione concreta per rilanciare l’edilizia. Secondo Celi, la ZES potrà sbloccare nuovi cantieri grazie alla riduzione delle tasse e alla maggiore rapidità delle procedure. Per le imprese edili marchigiane, questo si traduce in più investimenti, più lavoro e una spinta alla riqualificazione urbana.

Tra i benefici concreti, le imprese potranno accedere a un credito d’imposta fino al 35% sugli investimenti in macchinari, immobili e attrezzature, rendendo più conveniente costruire o rinnovare immobili. Inoltre, la semplificazione delle pratiche attraverso lo Sportello Unico Digitale e l’accesso facilitato ai fondi europei e nazionali rappresentano strumenti fondamentali per accelerare lo sviluppo del settore.

Celi ha evidenziato anche il potenziale occupazionale della ZES, con l’apertura di nuovi cantieri e incentivi all’assunzione, soprattutto per gli over 35, che potrebbero favorire l’ingresso di personale qualificato nel mercato del lavoro. Un altro aspetto rilevante riguarda la ricostruzione post-sisma, in particolare nel Sud delle Marche, dove l’estensione della ZES si affianca all’avvio della Pedemontana Sud, attesa da decenni. Grazie ai fondi europei e alla riduzione degli ostacoli burocratici, sarà più semplice intervenire sulle infrastrutture e migliorare la qualità del territorio.

Nel contesto della ZES, l’ANCE svolgerà un ruolo strategico come punto di contatto tra imprese e istituzioni, aiutando le aziende a comprendere le regole, ottenere gli incentivi e pianificare gli investimenti. Celi, da imprenditore, vede l’ingresso delle Marche nella ZES come una grande opportunità, soprattutto dopo le difficoltà legate al sisma e alla pandemia. Tuttavia, avverte che sarà fondamentale garantire una governance chiara e regole certe, affinché i benefici non restino sulla carta e possano davvero raggiungere anche le piccole imprese locali.

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