Ieri a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni. Il provvedimento di maggiore rilievo è stato il decreto-legge sulla giustizia, presentato dalla premier insieme al ministro Carlo Nordio. L’intervento punta a rafforzare l’organizzazione giudiziaria e a snellire il processo civile, con l’obiettivo di centrare entro il 30 giugno 2026 gli obiettivi del PNRR in materia di efficienza dei tribunali.
La riforma prevede un ampliamento dell’organico della magistratura ordinaria, in particolare nelle attività di controllo dell’esecuzione delle pene e di tutela dei diritti delle persone private della libertà. Viene inoltre modificata la disciplina sugli indennizzi per la durata eccessiva dei processi, con l’intento di velocizzare i pagamenti e ridurre l’arretrato.
Sul fronte economico, il Consiglio ha approvato un disegno di legge di semplificazione per le imprese, che interviene su un ampio ventaglio di materie. In ambito fiscale vengono eliminati alcuni obblighi formali per i beneficiari di crediti d’imposta legati agli investimenti “Industria 4.0” e “Transizione 5.0” e viene esclusa la sanzione per la ritrasmissione tempestiva di dichiarazioni telematiche scartate. Nel campo del lavoro si introducono obblighi di comunicazione per i lavoratori in cassa integrazione che intraprendono altra attività e si amplia la collaborazione tra ITS Academy e imprese. In materia ambientale si alleggeriscono le procedure per bonifiche, riuso industriale dell’acqua e utilizzo di combustibili solidi secondari, mentre per le attività economiche si semplificano autorizzazioni e conferenze di servizi, con misure specifiche per microimprese, turismo enogastronomico e trasporto su strada.
Un’altra decisione importante riguarda l’estensione della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno anche alle Marche e all’Umbria, le due regioni italiane in “transizione” secondo la classificazione europea. Le imprese che investiranno in nuovi macchinari, impianti e immobili strumentali in queste aree entro il 15 novembre 2025 potranno accedere al credito d’imposta e a procedure amministrative accelerate. Entro 60 giorni verrà aggiornato il piano strategico triennale della ZES per individuare settori prioritari e investimenti chiave, anche in ottica di transizione energetica.
Tra gli altri provvedimenti approvati figurano la ratifica dell’accordo con la Santa Sede per la realizzazione di un impianto agrivoltaico a Santa Maria di Galeria, destinato a soddisfare gran parte del fabbisogno energetico del Vaticano, e un disegno di legge che disciplina la prescrizione e l’uso dei farmaci per la disforia di genere nei minori. Quest’ultimo prevede diagnosi da parte di équipe multidisciplinari, protocolli clinici specifici, consenso informato e un registro nazionale gestito dall’AIFA, con trasmissione periodica dei dati al Ministero della Salute.
È stato inoltre dato il via libera preliminare a un decreto legislativo che individua le autorità competenti per l’attuazione del regolamento europeo sugli ordini di produzione e conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali. In esame definitivo, infine, è stato approvato il disegno di legge per la valorizzazione della risorsa mare.
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