“Un danno a imprese e consumatori”


L’impatto dei dazi. Agroalimentare, farmaceutica e meccanica a rischio. “Bisogna stimolare la domanda interna e va rafforzato il contrasto alla contrattazione ‘pirata’”

Forte preoccupazione del presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, intervistato dal QN (Nazione, Resto del Carlino, Giorno) per i dazi Usa: “I dazi al 30% (ma anche al 20 o a meno) a carico delle importazioni provenienti dai Paesi dell’Unione Europea rischiano di generare impatti pesantissimi sulle catene di approvvigionamento, danneggiando fortemente imprese, lavoratori e consumatori su entrambe le sponde dell’Atlantico. Del resto, la Bce aveva già stimato che, nell’ipotesi dei primi di aprile di dazi al 28% e con risposta reciproca europea, la crescita dell’area euro sarebbe diminuita di mezzo punto percentuale nel 2025, dello 0,7% nel 2026 e dell’1,1% nel 2027”. “Gli effetti dei dazi inciderebbero particolarmente su agroalimentare , farmaceutica e meccanica, settori con domanda più esposta alle variazioni di prezzo”. “Riforme ed investimenti sono il miglior tonico per la fiducia e quindi per il rilancio dei consumi… Ed è proprio l’insufficiente spesa delle famiglie il principale ostacolo al raggiungimento dell’obiettivo di crescita dello 0,8% per il 2025”. “Ad ogni livello… occorrono vigilanza e impegno rafforzati per il contrasto della contrattazione ‘pirata’, ma soprattutto, occorre riconoscere valenza erga omnes alla contrattazione stipulata tra chi realmente rappresenta imprese e lavoro”. 

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

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20/07/25

Categoria: Area media

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Tipologia: Scenario nazionale





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