“Sull’energia dai Cinque Stelle solo bugie e false promesse”


Continua il dibattito nella città di Terni sul tema della questione energetica, in particolare sulla proposta dell’amministrazione comunale legata al nucleare ecologico. Le discussioni si sono aperte con l’introduzione nel Documento unico di programmazione di una previsione riguardante la ricerca di un’area destinata a una possibile mini centrale nucleare, scelta ribadita più volte dall’amministrazione e poi contestata da una nota del gruppo territoriale del Movimento cinque stelle. Arriva ora sul tema una nuova risposta da parte dell’assessore allo sviluppo economico del Comune di Terni Sergio Cardinali:

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

“Sarebbe opportuno che una forza di governo regionale, come il Movimento Cinque Stelle, si preoccupi di come far fronte all’aumento dei consumi elettrici a cui il territorio va incontro. Magari – dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali – sarebbe utile capire da loro che fine hanno fatto i quindici milioni previsti per le infrastrutture del Polo chimico. 

Vorremmo capire come la Regione intende tutelare lo sviluppo industriale del ternano. Sarebbe utile che il sistema democratico regionale, su una legge come quella sulla individuazione delle aree idonee per il fotovoltaico che impatterà fortemente sullo sviluppo dei territori, avesse avuto un coinvolgimento maggiore a partire dalla stesura.

Il Movimento Cinque Stelle da sempre schierato contro le acciaierie, salvo ora che ha un assessore in regione, dovrebbe essere più pragmatico e guardare al futuro in modo concreto. Nessun futuro energetico è possibile solo con fonti rinnovabili, tanto che la stessa Europa leader della decarbonizzazione mondiale guarda a idrogeno e nucleare come possibili soluzioni. In quanto all’attuale amministrazione comunale, a differenza dei pentastellati, agisce da protagonista sul fronte della proposta e della ricerca, senza nascondersi dietro a false promesse. Dire che è possibile alimentare un grande Paese come l’Italia con la solo energia rinnovabile è solo una grande bugia. Così come è una falsità sostenere che si può rilanciare Terni, assicurare un futuro competitivo alle sue grande aziende, con il solo idroelettrico.

Terni in questa partita paga le mancate scelte di politica energetica degli ultimi trent’anni che hanno visto assottigliare l’economia territoriale. Corretto programmare la realizzazione di efficientamenti energetici e Cer, previste nel Dup dell’amministrazione Bandecchi, che però non può essere considerata la soluzione unica per l’indipendenza energetica del territorio. Non è un caso che accanto a questo abbiamo previsto anche il nucleare ecologico di ultima generazione, lanciando una sfida energetica e culturale a chi vuole condannarci alla decrescita infelice. Abbiamo dato con convinzione – conclude l’assessore – la disponibilità ad essere un hub per la ricerca energetica per dare un contributo fattivo al futuro di Terni e del Paese”.

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