In un tempo in cui si parla tanto di innovazione e sostenibilità, ma troppo spesso in modo astratto o propagandistico, la politica valdostana prova a dare una risposta concreta. Nella seduta odierna, giovedì 17 luglio, la quarta Commissione “Sviluppo economico” ha infatti espresso parere favorevole – a maggioranza – sul disegno di legge regionale che introduce nuovi contributi in conto capitale destinati alle imprese turistiche e commerciali della Valle d’Aosta.
Il testo, che sarà discusso in Consiglio nell’ultima adunanza della Legislatura, mira a sostenere investimenti mirati per l’efficienza energetica, l’uso delle fonti rinnovabili, il risparmio idrico, la digitalizzazione e l’innovazione dei servizi. Un pacchetto di misure pensato per le piccole e medie imprese, cuore del tessuto economico locale, e accompagnato da strumenti di finanziamento agevolato già attivi, come i mutui della legge regionale 19/2001.
A presentare il disegno di legge in Commissione è stato l’Assessore al turismo e commercio Giulio Grosjacques, mentre il ruolo di relatore in aula è stato affidato al Consigliere Corrado Jordan (UV). I gruppi Lega VdA, Forza Italia e Progetto Civico Progressista si sono astenuti, ma il testo ha incassato il via libera con i voti della maggioranza.
Per Roberto Rosaire, Presidente della Commissione e consigliere unionista, si tratta di un intervento strategico: «Vogliamo rafforzare il nostro tessuto economico aiutando le imprese a modernizzarsi e a rendersi più competitive sul mercato, senza dimenticare la responsabilità ambientale».
Accanto al provvedimento principale, la Commissione ha anche espresso parere favorevole all’unanimità, in sede consultiva, sull’atto amministrativo che regola i contributi straordinari per gli esercizi di vicinato che vendono alimentari e beni di prima necessità, previsti dalla legge 1/2020. Una misura che tocca il cuore dei piccoli paesi e delle frazioni più isolate, dove i negozi di prossimità rappresentano spesso l’ultimo presidio di socialità e servizio.
Con questo pacchetto, la Giunta regionale chiude simbolicamente la legislatura cercando di lasciare una traccia sul terreno della politica economica. Un segnale forse piccolo, ma coerente con un’idea di sviluppo che non rinuncia alla sua identità alpina, cercando di restare al passo con le sfide del presente.
j-p.sa.
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