Il decreto Coesione, recentemente convertito in legge, ha introdotto due nuovi incentivi per sostenere il lavoro autonomo e l’autoimpiego: si tratta di una misura destinata al Centro-Nord Italia, Autoimpiego Centro Nord Italia, e quella denominata Resto al Sud 2.0 per il Mezzogiorno, strumenti pensati per stimolare l’imprenditorialità giovanile, favorendo la nascita di nuove attività e riducendo il divario occupazionale tra diverse aree del Paese, con particolare attenzione ai soggetti under 35.
Con uno stanziamento complessivo pari a 800 milioni di euro, di cui 700 milioni dal Fondo Sociale Europeo Plus e 100 milioni dal PNRR, il provvedimento sostiene l’avvio di iniziative imprenditoriali, libere professioni e nuove modalità di autoimpiego, rivolgendosi soprattutto ai giovani tra i 18 e i 35 anni in stato di disoccupazione, inattività o fragilità sociale, con particolare attenzione ai destinatari delle politiche attive del lavoro (Programma GOL).
Il provvedimento passa ora al vaglio degli organi di controllo.
Gli obiettivi principali sono:
- Aumentare la partecipazione giovanile al lavoro autonomo e alle iniziative imprenditoriali;
- Favorire la transizione verso settori innovativi, tecnologici, digitali e green;
- Garantire equità territoriale riducendo la storica disparità tra Sud e Centro-Nord;
- Accompagnare il passaggio generazionale nelle attività d’impresa.
Le risorse sono programmate su più annualità (49,5 milioni per il 2024; 445,5 milioni per il 2025), prevedendo un sistema integrato di formazione, tutoraggio e incentivi economici sia a fondo perduto sia tramite voucher, in linea con le linee guida europee sui giovani e il lavoro.
Autoimpiego Centro Nord Italia: caratteristiche, destinatari e requisiti d’accesso
La misura Autoimpiego Centro Nord Italia si rivolge ai giovani fino a 35 anni che intendano avviare un’attività lavorativa o imprenditoriale nel Centro-Nord, escludendo quindi i territori interessati dalla Resto al Sud 2.0. I beneficiari devono trovarsi in almeno una delle seguenti condizioni:
- Disoccupazione, inattività o inoccupazione;
- Marginalità sociale, vulnerabilità o discriminazione, anche secondo il Piano nazionale Giovani, donne e lavoro;
- Adesione al Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).
I requisiti sono validi sia per chi avvia attività individuali (partita IVA) sia per coloro che scelgano la forma societaria. Nelle società, il controllo e la rappresentanza devono essere nelle mani di soggetti che posseggano i requisiti indicati.
Le principali finalità sono rappresentate da: promozione di attività innovative, professionalità emergenti, transizione digitale ed ecologica e valorizzazione della capacità imprenditoriale tra i giovani esclusi dai circuiti occupazionali tradizionali.
Attività ammissibili e come accedere all’incentivo
Tra le attività finanziabili rientrano tutte le iniziative di lavoro autonomo e imprenditoriali, incluse le attività libero-professionali anche ordinistiche. Le opzioni giuridiche comprendono:
- Impresa individuale, tramite partita IVA;
- Società in nome collettivo, in accomandita semplice, società a responsabilità limitata, cooperativa o società tra professionisti.
Tutte le attività devono costituire nuove iniziative avviate dopo la pubblicazione della misura. Nessun limite settoriale, ma attenzione alle attività innovative e ad alto contenuto tecnologico. Anche per le attività che richiedano iscrizione a ordini professionali, la misura è pienamente applicabile.
L’accesso all’incentivo prevede un percorso articolato in:
- Partecipazione a corsi di formazione e accompagnamento (organizzati territorialmente);
- Tutoraggio per accrescere le competenze gestionali e operative;
- Presentazione della domanda presso enti convenzionati o sportelli regionali.
La disciplina consente la cumulabilità degli incentivi con il supporto del trattamento di disoccupazione (NASpI) fornito in unica soluzione, oltre che con l’indennità SFL (Supporto Formazione e Lavoro), ampliando i mezzi economici disponibili per la fase di avviamento.
Misure incentivanti: voucher, contributi a fondo perduto e tipologie di spesa finanziabili
Il sistema di sostegno introduce diverse tipologie di agevolazioni che possono essere scelte alternativamente in base al piano di spesa presentato:
- Voucher di avvio: contributo a fondo perduto utilizzabile per le spese iniziali (acquisto di strumenti, beni e servizi), fino a 30.000 euro (o 40.000 per beni innovativi e green);
- Contributo a fondo perduto: finanziamento che copre una determinata percentuale del piano di investimento, a seconda degli importi richiesti (fino al 65% per spese non oltre 120.000 euro; fino al 60% per spese tra 120.000 e 200.000 euro).
Le spese ammissibili includono formazione, acquisto di attrezzature, soluzioni digitali, consulenze tecniche e spese per la sostenibilità ambientale o l’innovazione.
Tipologia di agevolazione | Importo massimo | Percentuale sul totale spese |
Voucher di avvio | 30.000 € (40.000 € per innovazione) | 100% della spesa ammissibile entro la soglia |
Contributo fondo perduto – soglia I | Fino a 120.000 € | 65% |
Contributo fondo perduto – soglia II | Da 120.001 a 200.000 € | 60% |
L’erogazione avviene tramite accredito su conto corrente vincolato alle spese ammesse, con rendicontazione puntuale delle uscite. I criteri operativi saranno definiti con il decreto del Ministero del lavoro, d’intesa con gli altri dicasteri coinvolti.
Resto al Sud 2.0: il contributo per le regioni meridionali e aree terremotate: beneficiari, modalità e importi
E’, invece, destinato alle aree del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) e ai territori colpiti da terremoti comprende il pacchetto di incentivi Resto al Sud 2.0. Le principali caratteristiche della misura sono le seguenti:
- Platea di riferimento: giovani under 35 nelle stesse condizioni dei beneficiari per il Centro-Nord, inclusi i destinatari del Programma GOL;
- Avvio possibile in forma individuale o societaria, anche con l’inclusione di altre figure non beneficiarie purché in minoranza rispetto al controllo della società;
- Voucher di avvio: fino a 40.000 euro, che sale a 50.000 euro in presenza di investimenti innovativi, tecnologici, digitali, o a impatto ambientale sostenibile;
- Contributo a fondo perduto: 75% per programmi sotto i 120.000 euro; 70% oltre questa soglia e fino a 200.000 euro;
- Cumulabilità con indennità di disoccupazione NASpI (in formula anticipata) e SFL;
- Valutazione di sostenibilità tecnico-economica attraverso istruttoria ad hoc prima dell’erogazione delle somme.
Confronto tra Autoimpiego Centro Nord e Resto al Sud 2.0
Centro Nord | Sud/Aree sisma | |
Voucher avvio | 30.000-40.000 € | 40.000-50.000 € |
Contributo a fondo perduto |
65% (fino a 120.000 €) 60% (da 120.001 a 200.000 €) |
75% (fino a 120.000 €) 70% (da 120.001 a 200.000 €) |
Cumulabilità | NASpI/SFL | NASpI/SFL |
Leggi anche
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link