Autonomia fiscale, via libera alla Sicilia: la Regione potrà modulare tributi e introdurre esenzioni

Con l’approvazione del decreto legislativo da parte del Consiglio dei ministri, la Regione Siciliana potrà finalmente esercitare nuovi e più ampi poteri in materia fiscale.

Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, che ha illustrato i contenuti della riforma delle norme di attuazione dello Statuto speciale in materia finanziaria. Il provvedimento segna una svolta decisiva per l’autonomia economica dell’isola, rendendo possibile un’autonoma politica tributaria da parte dell’amministrazione regionale.

«Grazie alle nuove norme – ha spiegato Dagnino – la Sicilia potrà modificare le aliquote di alcuni tributi statali e introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni valide esclusivamente nel territorio regionale». Le modifiche potranno essere in aumento, nel rispetto del tetto massimo previsto a livello nazionale, ma anche in riduzione, fino alla totale esenzione.

Un aspetto innovativo della nuova normativa riguarda inoltre la possibilità per la Regione di erogare contributi e incentivi sotto forma di compensazioni con i debiti fiscali dei contribuenti siciliani. Una misura che, secondo Dagnino, apre la strada a strumenti concreti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese, nel segno dello sviluppo economico e della solidarietà sociale.

L’assessore ha definito il provvedimento «una grande responsabilità», frutto dei progressi raggiunti dal governo Schifani sul fronte del risanamento dei conti pubblici. «Stiamo già lavorando – ha aggiunto – a una serie di interventi in materia di fiscalità di sviluppo che saranno inseriti nelle prossime leggi finanziarie della Regione».

Si apre dunque una nuova fase per la Sicilia, in cui l’autonomia fiscale potrà diventare un motore per rilanciare l’economia locale, contrastare le disuguaglianze e valorizzare la peculiarità dello Statuto speciale, rimasto finora in larga parte inattuato sotto il profilo finanziario.