MANTOVA – Nella provincia mantovana, oltre 3.000 lavoratori sono interessati dai rinnovi dei Contratti Collettivi Regionali di Lavoro (CCRL) firmati nell’ultimo mese nei comparti Legno-Lapidei, Tessile-Moda-Chimica-Ceramica, Alimentazione-Panificazione e Comunicazione. Un passo significativo per la tutela dei diritti e per la modernizzazione delle relazioni tra imprese artigiane e lavoratori.
I numeri locali parlano chiaro: 1.094 dipendenti nel settore Alimentazione-Panificazione, 1.363 nel Tessile-Moda-Chimica-Ceramica, 488 nel Legno-Lapidei e 171 nella Comunicazione. Questi lavoratori beneficeranno ora di strumenti contrattuali più evoluti e calibrati sulle esigenze delle piccole imprese.
Ma i rinnovi non rappresentano solo una formalità normativa. Al contrario, come sottolinea Francesca Chizzolini, direttrice di Confartigianato Imprese Mantova, «firmare un CCRL non vuol dire solamente regolare diritti e doveri: significa investire nella competitività delle aziende». In un contesto in cui molte imprese artigiane hanno già superato i riferimenti nazionali, questi accordi offrono un quadro più flessibile e moderno, in grado di supportare meglio le realtà produttive locali. I nuovi contratti, frutto di una trattativa avviata nel 2023, rispondono a una duplice esigenza: da un lato quella delle aziende, che necessitano di strumenti snelli e funzionali alla gestione del personale; dall’altro quella dei lavoratori, che chiedono benefit concreti, regole chiare e una maggiore valorizzazione professionale.
«La trattativa – spiega Chizzolini – ha portato risultati importanti, come l’introduzione di nuovi regimi di flessibilità coerenti con le esigenze organizzative delle imprese e con le aspettative delle nuove generazioni. Inoltre, sono stati integrati sistemi di welfare aziendale strutturati e sono state accolte richieste economiche compatibili con la sostenibilità delle imprese». Non si tratta solo di adeguamenti salariali, ma di una visione strategica del lavoro artigiano, in cui il benessere del dipendente diventa leva per migliorare la produttività e il clima aziendale. La contrattazione di secondo livello si conferma così uno strumento chiave per attrarre e fidelizzare personale qualificato, sempre più difficile da trovare in un mercato del lavoro in costante trasformazione.
«Puntiamo alla soddisfazione delle persone e delle aziende – conclude Chizzolini – un atto di responsabilità e visione per rendere la contrattazione della piccola impresa più moderna ed efficiente. Continueremo su questa strada: entro l’estate contiamo di portare in firma altri rinnovi».
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