“CRESCI PIEMONTE” rende la Regione più reattiva – Newsbiella.it


La legge voluta e proposta dal Presidente Alberto Cirio che snellisce i tempi di realizzazione di progetti urbanistici e applicazione di eventuali novità, riguardanti nella fattispecie piani e opere sostenuti da fondi europei o Pnrr.

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte):” Soddisfatti di questa ottima soluzione che punta a sburocratizzare progetti e opere. Dimezzare i tempi di interventi urbanistici risulta essere un grande vantaggio per tutti, di fatto il beneficio è tangibile poter ridurre i tempi intermedi permette di impiegare in modo migliore e celere le risorse che derivano da Pnrr e fondi europei”.

Microcredito

per le aziende

 

Giorgio Felici: “Ridurre i passaggi burocratici è un processo necessario e utile, in modo pratico si traduce nell’aggiornamento della legge urbanistica del 1977 e per quanto concerne il nostro comparto artigiano riduce in modo sensibile i tempi di attesa per le certificazioni”

L’inizio di un processo più snello aumenta in prima istanza il grado di fiducia da parte dei cittadini e di eventuali investitori, i quali possono godere di opere di ammodernamento e risanamento di aree urbane comunali per rendere più attrattivo il Piemonte.

Le nuove norme in questione dalla loro entrata in vigore, saranno valide fino al 31 dicembre 2030, contestualmente verranno stanziati 5 miliardi euro da investire nelle modifiche all’urbanistica e una tempistica sulla rendicontazione delle spese particolarmente stringente.

Occorre sottolineare che la legge “Cresci Piemonte” è un provvedimento che nasce dalla volontà di associazioni di categoria ed enti locali che hanno voluto semplificare e velocizzare la messa a terra di risorse.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Nella fattispecie si segnalano 1,7 miliardi di euro del Pnrr, 1,5 miliardi del Fesr, 820 milioni del Programma Sviluppo e Coesione, 400 milioni del Programma Operativo Complementare e 750 milioni per il Complemento Regionale per lo sviluppo rurale 2023-2027.

Conclude Giorgio Felici: “Occorre proseguire su questa strada e attuare più provvedimenti di questo tipo che puntano a innovare e migliorare costantemente la nostra Regione, senza dover necessariamente eseguire eccessivi passaggi burocratici che rallentano la messa in pratica dei progetti”

c.s.confartigianato biella, s.zo.





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