Nel 2025 si completa un’importante fase del Piano di sviluppo rurale dell’Abruzzo 2014-2022 con l’approvazione dell’ultima tranche di finanziamenti destinati alle aziende agricole regionali. I contributi hanno raggiunto 128 imprese, per un totale di investimenti pari a 38 milioni di euro. Questi fondi mirano a sostenere le realtà produttive, soprattutto di medie e piccole dimensioni, con interventi dedicati al miglioramento delle strutture, all’adeguamento tecnologico e alla valorizzazione delle produzioni legate al territorio. Le risorse assegnate fanno parte della misura 4.1 del Psr, che ha puntato a incrementare la competitività e la redditività del settore agricolo regionale, favorendo anche l’adozione di tecnologie moderne legate all’agricoltura 4.0.
L’ultimo scorrimento della graduatoria e il sostegno alle aziende medio-piccole
L’assessore all’agricoltura e vicepresidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, ha ufficializzato la chiusura del ciclo di contributi con l’ultima selezione delle domande “sotto soglia”, cioè quelle inferiori a 200 mila euro. Questa ultima tranche ha finanziato 67 nuove aziende agricole, per lo più di piccole e medie dimensioni, che costituiscono la parte più diffusa del tessuto produttivo abruzzese. Si tratta soprattutto di realtà radicate nel territorio, impegnate nella coltivazione e nell’allevamento, che con questi fondi potranno adeguare e migliorare le strutture aziendali. Questi interventi sono particolarmente importanti in un contesto dove il consolidamento delle imprese di dimensioni contenute è essenziale per la tenuta del settore.
Un valore che va oltre il contributo economico
Il valore dell’operazione va oltre il mero contributo economico. Il sostegno mira a consolidare le basi produttive e a consentire a realtà spesso familiari o a conduzione diretta di affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo. La misura si rivolge a esigenze pratiche e urgenti, come la ristrutturazione di capannoni, la creazione di laboratori e l’acquisto di attrezzature specializzate, garantendo supporto diretto a chi meglio conosce le dinamiche rurali locali.
La misura 4.1: investimenti concreti su infrastrutture e tecnologie dell’agricoltura 4.0
La misura 4.1 del Psr Abruzzo ha previsto investimenti sulla struttura fisica delle aziende agricole, fondamentale per aumentare il livello di competitività. Si parla di realizzare o rinnovare spazi come capannoni per lo stoccaggio, tunnel per proteggere colture, laboratori per analisi e controllo qualità. Sono inclusi anche impianti e attrezzature necessarie per le attività di allevamento e coltivazione, nonché per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti locali.
Particolare attenzione è stata data all’introduzione di tecnologie riconducibili al modello di agricoltura 4.0, quindi sistemi intelligenti per monitorare e gestire le colture e gli allevamenti, impianti che consentono la riduzione dell’impatto ambientale e una migliore gestione delle risorse. L’inclusione di queste tecnologie risponde alla necessità di modernizzare un comparto che tradizionalmente ha caratteristiche artigianali, adattandolo a un contesto di crescita e sfide ambientali nuove.
Questa combinazione tra infrastrutture solide e innovazione tecnologica ha rappresentato la chiave per indirizzare l’intero settore agricolo verso un modello più sostenibile e competitivo, rispettando le peculiarità territoriali e valorizzando le tipicità abruzzesi.
Tipologie di infrastrutture e tecnologie
- Capannoni per stoccaggio
- Tunnel per proteggere colture
- Laboratori per analisi e controllo qualità
- Impianti e attrezzature per allevamento e coltivazione
- Tecnologie intelligenti per monitoraggio e gestione
- Sistemi per riduzione impatto ambientale
I risultati raggiunti e la distribuzione territoriale degli investimenti
In poco più di un anno di valutazione e assegnazione delle domande, la misura 4.1 ha permesso di finanziare 128 imprese abruzzesi. Di queste, 42 hanno ricevuto contributi sopra la soglia di 200 mila euro, mentre 86 sono state finanziate con contributi sotto tale limite. Questi numeri evidenziano un equilibrio tra interventi importanti, che richiedono investimenti maggiori, e una massiccia presenza di realtà di dimensioni minori, che rappresentano la spina dorsale dell’agricoltura regionale.
I fondi distribuiti, pari a 38 milioni di euro, hanno provocato un effetto leva sulla creazione di valore complessivo per almeno il doppio dell’importo concesso. Questo dato testimonia l’effetto moltiplicatore degli investimenti, destinati a rinvigorire una filiera produttiva variegata e radicata nel territorio.
Distribuzione geografica e settori interessati
Il sostegno ha coperto un ampio ventaglio di settori agricoli tipici dell’Abruzzo: dalla produzione orticola sviluppata nel Fucino, alla zootecnia presente nelle aree dell’aquilano e del teramano, fino alle coltivazioni di vigne e ulivi diffuse nelle province di Chieti e Pescara. Ogni zona ha potuto beneficiare di miglioramenti strutturali e tecnologici che rispondono alle specifiche esigenze produttive locali.
L’importanza della misura 4.1 per il settore primario abruzzese
Il progetto ha puntato a sostenere concretamente gli agricoltori, figure centrali per la conservazione e lo sviluppo del paesaggio e delle tradizioni abruzzesi. La misura si è rivolta a chi lavora ogni giorno la terra, affrontando sfide che spesso richiedono risorse non facilmente reperibili.
Grazie a questo programma, molte imprese hanno potuto migliorare i processi produttivi, aumentare la qualità delle colture e ampliare la capacità di trasformazione e vendita diretta. Questi elementi sono fondamentali per mantenere viva la competitività nelle filiere agricole regionali.
Non si tratta solo di un sostegno economico, ma di un intervento che consente di preservare il presidio del territorio, elemento strategico per combattere l’abbandono e lo spopolamento delle aree rurali. Le zone orticole, zootecniche e vitivinicole coinvolte rappresentano identità territoriali forti, che ora possono contare su un supporto adeguato per affrontare il mercato con più solidità.
Investimenti pubblici e ricadute territoriali
Questa iniziativa, nel suo complesso, mostra come gli investimenti pubblici, ben indirizzati, possono contribuire a rafforzare un settore chiave dell’economia locale, con risvolti positivi anche per l’ambiente e la società. La chiusura di questa fase segna quindi un passaggio importante per l’agricoltura abruzzese nel percorso di rinnovamento e valorizzazione dei propri prodotti e territori.
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