L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha presentato al Senato il proprio contributo al Disegno di Legge annuale sulle Piccole e Medie Imprese (PMI), evidenziando il ruolo strategico del credito e delle misure di incentivo per rilanciare il tessuto produttivo nazionale. In un contesto globale segnato da tensioni geopolitiche e nuove sfide economiche, la solidità delle PMI italiane diventa un pilastro fondamentale per la crescita e la competitività del Paese.
Banche e PMI, una nuova alleanza per crescere e innovare
Tra i punti principali sostenuti dall’ABI spicca la necessità di semplificare e razionalizzare il sistema degli incentivi, riducendo la frammentazione normativa e favorendo strumenti agevolativi già conosciuti da imprese e istituti bancari. Questa visione si inserisce nel solco della riforma avviata con la legge delega del 2023, mirata a un utilizzo più efficiente delle risorse pubbliche, a vantaggio della produttività e della sostenibilità finanziaria delle imprese.
L’audizione ha posto particolare attenzione alle misure per promuovere l’aggregazione tra imprese minori e favorire il passaggio generazionale delle competenze, due leve decisive per rafforzare il capitale delle aziende e renderle più competitive anche sui mercati esteri. Un ruolo centrale è riservato al settore moda, con uno stanziamento di 100 milioni di euro destinato a investimenti fino a 20 milioni tramite i cosiddetti “mini contratti di sviluppo”, strumento già consolidato nel panorama degli incentivi italiani.
Altro aspetto chiave riguarda l’accesso al credito. ABI ha ribadito l’importanza dei confidi come strumento di garanzia e ha sottolineato la necessità di incentivare la collaborazione tra banche e confidi per semplificare la valutazione del rischio e velocizzare l’erogazione dei finanziamenti. La proposta di estendere la garanzia del Fondo PMI anche alle operazioni di rinegoziazione delle esposizioni creditizie rappresenta un’opportunità concreta per consolidare la resilienza finanziaria delle imprese.
In un’ottica di rafforzamento della patrimonializzazione, ABI sostiene inoltre misure per mobilitare il risparmio privato, anche tramite agevolazioni fiscali, favorendo così un maggiore afflusso di capitali verso l’economia reale. L’idea di introdurre un’aliquota decrescente in base alla durata dell’investimento, discussa anche a livello europeo, mira a incentivare scelte di lungo termine, fondamentali per sostenere l’innovazione e la crescita delle PMI.
Il Disegno di Legge prevede infine la redazione di un Testo Unico sulle startup e le PMI innovative, con l’obiettivo di eliminare norme superate e creare un quadro regolatorio più snello e coerente. Secondo ABI, un ambiente normativo più semplice e stabile è essenziale per attrarre investimenti e consolidare l’ecosistema imprenditoriale, favorendo la nascita di nuove imprese tecnologiche e il rafforzamento degli incubatori.
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