Case da ristrutturare. Il valzer delle aliquote per i diversi lavori edili


È corsa ai bonus edilizi, che hanno percentuali via via ridotte e che caleranno ancora nel 2026. Per questo, consiglia Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Imprese Firenze, “è bene che chi deve fare lavori importanti, agisca subito e concluda tutto entro il 2025”. Questo in un contesto in cui “la combinazione tra limiti reddituali, adempimenti, scadenze e percentuali ridotte rende i bonus meno attrattivi per chi ha pochi soldi da investire e poco tempo”.

Pur con incentivi inferiori rispetto al passato, però, le agevolazioni restano: “Chi deve ristrutturare, efficientare o mettere in sicurezza – sottolinea Ferretti – può recuperare fino al 50% delle spese, che non è poco”. Inoltre, per i lavori condominiali, se i requisiti richiesti sono stati rispettati entro ottobre 2024, per quest’anno si potrà ancora usufruire del Superbonus al 65%. Proprio sui bonus edilizi, il 19 giugno l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una circolare, la numero 8/E, che fa il punto sulle regole per il 2025. Il documento chiarisce quali sono le detrazioni ancora attive per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di riqualificazione energetica, il superbonus e il sismabonus.

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per lavori di ristrutturazione

 

Nel dettaglio, per gli immobili adibiti ad abitazione principale, la detrazione per i lavori di ristrutturazione, efficientamento energetico o miglioramento antisismico è pari al 50% delle spese sostenute nel 2025. A partire dal 2026 e per tutto il 2027, però, l’aliquota scenderà al 36%. La stessa percentuale agevolata del 50% vale anche se l’immobile viene destinato a dimora abituale di un familiare del contribuente, come coniugi, parenti entro il terzo grado o affini entro il secondo. In questi casi, è necessario che l’utilizzo come prima casa sia effettivo al termine dei lavori. Per quanto riguarda invece le seconde case, lo sconto si riduce: è del 36% nel 2025, e scenderà ulteriormente al 30% nel biennio successivo. Dal 2025 non è più possibile usufruire di agevolazioni fiscali per la sostituzione degli impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione o generatori d’aria calda alimentati a combustibili fossili, come stabilito dalla Direttiva europea 2024/1275. Tuttavia, per chi ha effettuato le spese entro il 31 dicembre 2024, le detrazioni sono comunque riconosciute anche se i lavori proseguiranno nel 2025.

Infine, i lavori condominiali. Il superbonus al 65% per le spese sostenute nel 2025 è ancora accessibile per i condomìni, per le persone fisiche che intervengono su edifici composti da due a quattro unità immobiliari, e anche per enti del terzo settore come onlus, associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato. Per usufruirne, però, è necessario che entro il 15 ottobre 2024 siano stati compiuti tutti i passaggi burocratici previsti, ovvero la presentazione della Cila, l’approvazione della delibera assembleare.

Monica Pieraccini

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