Artigianato, Leonardo Bartolucci è il nuovo vicepresidente di Ebam


ANCONA – Avvicendamento alla vicepresidenza di Ebam Marche, Ente Bilaterale Artigianato Marche. Leonardo Bartolucci ha assunto la responsabilità in luogo di Massimo Giacchetti, in carica dal novembre 2023, che ha dovuto rassegnare le proprie dimissioni in seguito alla designazione a Presidente dello IAL CISL Marche. Bartolucci rappresenterà il comparto sindacale (CGIL – CISL – UIL) fino alla fine del 2026 alla scadenza naturale del triennio, lavorando a stretto contatto col Presidente Riccardo Battisti in quota datoriale e la Direttrice Cinzia Marincioni che guida la struttura regionale dell’Ente.

«Ringrazio Massimo Giacchetti per l’eccellente lavoro svolto in quasi due anni di vicepresidenza – ha detto il presidente Riccardo Battisti – e dò il benvenuto a Leonardo Bartolucci con il quale sono sicuro sapremo proseguire le funzioni che competono ad Ebam per quanto concerne le imprese e i lavoratori dell’artigianato”.

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Per il neo-designato vicepresidente c’è la massima disponibilità alla collaborazione e al confronto. «So di assumere una grande responsabilità rappresentando tutte le organizzazioni sindacali e ricoprendo il ruolo di vicepresidente – ha detto Leonardo Bartolucci – consapevole del ruolo strategico di Ebam nei confronti dell’artigianato in un momento non certo favorevole come rappresentato chiaramente dai dati illustrati in questa assemblea».

Il cambio di vicepresidenza è avvenuto nel corso dell’Assemblea dei Soci tenutasi ad Ancona in cui è stato presentato il Rapporto Ebam sui dati delle imprese artigiane con dipendenti (escluso il settore delle costruzioni) dalla direttrice Cinzia Marincioni.

Alcuni dati

«Le prestazioni registrano un incremento del 35% rispetto alla rilevazione dell’anno precedente con un totale di 4.279 domande e contributi erogati per 1.437.000 euro. Le imprese hanno ricevuto contributi per innovazione tecnologica, occupazione aggiuntiva, formazione professionale per 765.000 euro mentre le persone (lavoratori, titolari, soci e collaboratori familiari) hanno ricevuto contributi per spese sanitarie, spese per l’istruzione, la maternità, asili nido, bollette per 672.000 euro. A conferma da una parte della necessità crescente di welfare e dall’altra del ruolo fondamentale che Ebam svolge a sostegno dell’artigianato con dipendenti delle Marche», dichiara la direttrice Cinzia Marincioni.

I dati delle imprese indicano una lieve flessione del 4% a luglio 2024 rispetto al luglio 2023. Il totale rilevato è di 10.373 (erano 10.811 nel 2023) di cui il settore della meccanica rappresenta il 36% con 3.717 imprese, quello dei Servizi alla persona il 17% con 1.749 imprese, quello dell’Alimentare il 12% con 1.295 imprese, il settore Moda l’11% con 1.177 imprese, il Settore Legno con 674 imprese etc.

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Saldo e stralcio

 

L’occupazione pari a 50.043 lavoratori (erano 52.223 nel 2023) cala complessivamente del 4% rispetto al 2023 (-2.180 lavoratori). Resta il primato dell’occupazione al settore della meccanica con il 37% (18.375 lavoratori), davanti al settore della Moda con il 15% (7.751 lavoratori). A seguire l’Alimentare con il 13% (6.299 lavoratori), i Servizi con il 9% (4.732 lavoratori).

Il settore più colpito riguarda le imprese della Moda con un calo del 9% (-118 aziende). La meccanica scende del 3% (-127 aziende) mentre, per quanto concerne gli occupati, nella Moda il calo è del 12% (-1.068 lavoratori), nel settore chimica- gomma- plastica del 9% (-158 lavoratori) e nella meccanica del 3% (-636 lavoratori).

La media degli addetti resta a 4,8 e svetta il settore Moda con 6,6, il Legno con 5,8 settori più strutturati.

I lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato rappresentano l’85%; nel settore della meccanica raggiunge il 90% e nella fascia d’età fra i 45-64 anni l’89%. Il 70% è impiegato a tempo pieno con punte dell’81% nella Meccanica, dell’83% del Legno e 76% della Moda.

Cresce la quota di occupati nelle fasce da 6 a 15 (46%) ed oltre 15 dipendenti (25%) a significare che nelle imprese continua il trend iniziato negli scorsi anni di una crescita strutturale.

Il lavoro maschile rappresenta il 58% e femminile il 42%. La provincia di Fermo è la provincia più “rosa” con il 44% di lavoro femminile. Il tempo indeterminato rispetta la stessa quota percentuale fra uomini e donne. Differisce di molto la percentuale nel lavoro part-time che è pari al 49% per le donne (89% nei servizi alle persone, 76% nell’Alimentari) e al 15% per gli uomini.

Il ricorso gli ammortizzatori sociali attraverso F.S.B.A., il Fondo di solidarietà per l’artigianato, ha visto erogazioni per 15 milioni di euro (9.381 euro nel 2023) ed il settore Moda (calzature ed abbigliamento) ha richiesto il 64% delle risorse pari a 9.651000 euro. La provincia di Fermo ha richiesto il 41% e quella di Macerata il 24%, province dove si concentrano le imprese del settore.

Le ore di sospensione del lavoro richieste nel 2024 sono state 1.416.580, nel 2023 erano 905.660 (+56%). Nei primi 4 mesi del 2025, rispetto a quelli del 2024 si rileva un lieve calo.

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