Disegno di legge sulle Pmi segna svolta attesa dalle Confederazioni artigiane


Nella foto, Marco Granelli, presidente di Confartigianato

Un passo avanti concreto per il futuro delle micro, piccole e medie imprese italiane. È così che Confartigianato, CNA e Casartigiani hanno definito il disegno di legge annuale per le Pmi, attualmente all’esame della Commissione Industria del Senato. Nel corso dell’audizione odierna, le Confederazioni hanno espresso apprezzamento per un provvedimento che, a loro giudizio, rappresenta “un segnale di concreta attenzione e un passo significativo per rafforzare e valorizzare le Pmi, che costituiscono il 98% del tessuto produttivo italiano”.

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Disegno di legge sulle Pmi segna svolta attesa da oltre un decennio secondo le Confederazioni artigiane

Il disegno di legge dà finalmente attuazione all’articolo 18 della legge 180 del 2011, rimasto inattuato per oltre un decennio, e interviene in aree considerate fondamentali per lo sviluppo delle MPMI: dalla semplificazione amministrativa al miglioramento dell’accesso al credito, dagli incentivi alla digitalizzazione fino al sostegno al passaggio generazionale delle competenze. Il testo mira a creare un contesto più favorevole alla crescita di un settore che, con il 74,7% della forza lavoro impiegata, ha un peso ben superiore alla media europea (64,2%) e ai livelli di Paesi come Francia e Germania.

Tra i punti maggiormente valorizzati dalle organizzazioni artigiane vi sono le misure volte a stimolare le aggregazioni tra imprese, la promozione delle reti d’impresa e la riforma dei Confidi, ritenuti strumenti cruciali per affrontare con efficacia le sfide legate alla transizione ecologica e digitale.

Confartigianato, CNA e Casartigiani hanno inoltre avanzato la richiesta di un ulteriore arricchimento del testo in sede parlamentare, proponendo l’inserimento della riforma della legge quadro sull’artigianato, risalente al 1985. Un aggiornamento normativo che appare ormai imprescindibile, alla luce delle trasformazioni intervenute negli ultimi decenni e delle nuove esigenze di competitività delle aziende.

“Questo disegno di legge – hanno concluso le Confederazioni – ha tutte le potenzialità per migliorare in modo strutturale il contesto in cui operano le Pmi italiane. È ora essenziale che il Parlamento completi rapidamente l’iter di approvazione per trasformarlo in uno strumento concreto ed efficace al servizio dell’economia reale”.

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