In tema di finanziamento soci alla società, gli apporti possono essere ripresi a tassazione, legittimando anche l’accertamento induttivo, se difetta la delibera di assemblea, vi sia una carente capacità finanziaria dei soci a supportare le erogazioni, specie se di ingente importo, e il pagamento sia avvenuto in contanti.
In difetto di giustificazioni da parte della società e/o dei soci, essi costituiscono elementi indiziari positivamente valutabili in relazione alla legittimità dell’accertamento.
A tale conclusione è giunta la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 16904 del 24 giugno 2025 che torna a sostenere la legittimità della presunzione per cui i finanziamenti soci possono essere ritenuti utili non dichiarati ad opera della società che li ha ricevuti.
Rammentiamo che la …
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